Sindaci di Lesina e San Nicandro insieme per decoro spiaggia

Domenica scorsa l'incontro a Torre Mileto, Tucci e Monte garantiscono attenzione

Un "incontro di Teano" per consegnare l'Istmo a utenti e turisti ed annetterlo al buon senso civico e ad una ottimale amministrazione. E' quanto avvenuto non nella città campana ma a Torre Mileto domenica scorsa, tra il sindaco di Lesina, Pasquale Tucci e il suo collega di San Nicandro Garganico, Vincenzo Monte.

I due primi cittadini hanno voluto sancire, almeno a livello ideale e simbolico, un accordo di intenti per il miglioramento delle condizioni di vita dell'Istmo e, soprattutto, per garantire che i circa 8 Km di spiaggia da Spina Santa alla Foce Schiapparo siano consegnati ogni anno a turisti e bagnanti in condizioni quanto meno decorose.

L'occasione cade all'indomani della stipula di un nuovo contratto, da parte dell'amministrazione lesinese, per la gestione, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani con la società "Ecologica Pugliese" che, quindi, si occuperà per i prossimi sei anni anche dello smaltimento rsu di tutta la fascia ad urbanizzazione spontanea dell'Istmo.

«Si tratta di un progetto iniziato lo scorso anno per la spiaggia di Lesina Marina - ha dichiarato il sindaco di Lesina Pasquale Tucci - e che abbiamo voluto sperimentare, insieme all'amico Vincenzo Monte, anche a Torre Mileto. Certamente è una cosa che continueremo negli anni, anche perché vogliamo portare avanti un discorso, cioè quello di far capire alla gente che per trovare spiagge pulite bisogna lasciarle pulite». E non ha mancato, Tucci, di accennare anche alla risoluzione dei "problemi in sospeso" tra i due comuni, che perdurano da decenni. «Ci siamo già seduti ad un tavolo con il collega Monte - ha precisato il primo cittadino - e crediamo che la soluzione sia a portata di mano». E infine, per quanto riguarda il PIRT, unico vero strumento di risanamento di quello che è meglio noto come "villaggio abusivo", «abbiamo chiesto ai proggettisti - ha dichiarato Tucci - di rivedere alcuni parametri che non soddisfano la normativa regionale in materia. Subito dopo si proseguirà per gli adempimenti e i vari passaggi che porteranno al finanziamento e all'implementazione proggettuale».

«Ciò che è più importante è la vivibilità del territorio», è la dichiarazione del primo cittadino di San Nicandro Vincenzo Monte, rappresentante di una popolazione che per prima si recò, verso la metà degli anni '60 del secolo scorso, ad occupare l'Istmo e a costruirvi in maniera abusiva e che, perciò, identifica circa l'80% delle utenze di quella zona. «Si tratta di un territorio che viviamo noi e che è giusto mantenere pulito. Sono rimasto soddisfatto - continua il neosindaco di San Nicandro - della disponibilità del collega Tucci, che è veramente una persona a modo, con cui ci si può parlare».

L'opera di pulizia, a cui prendono parte uomini e mezzi messi a disposizione dalle due amministrazioni, continuerà nei prossimi giorni. Intanto il comune di Lesina ha già messo mano ai cumuli di rifiuti lungo l'arteria che conduce alla foce Schiapparo con una novità: l'installazione di cassonetti per la raccolta differenziata, su cui Tucci dice di puntare per dare inizio ad una "civilizzazione" dell'area.

E se la manifestazione di domenica voleva essere anzitutto di sensibilizzazione alla cittadinanza, quasi facendo il verso a "Spiagge Pulite" di Legambiente, è proprio il presidente del circolo "Iride" di Legambiente di San Nicandro Garganico, Nazario Bizzarri, a porre l'accento su una questione importante. «La quasi totalità dei rifiuti depositati sulla nostra spiaggia - spiega Bizzarri - è di derivazione pelagica, cioè trasportata dalle mareggiate e dalle correnti marine permanenti che, nel tratto occidentale dell'Adriatico, sono di tipo discensionale, da Nord a Sud. Questo significa - continua l'ambientalista - che durante tutto l'anno, ci facciamo carico di detriti derivanti dal delta del Po fino al Fortore, tra cui quantità idustriali di legna e plastica varia».

A confermarlo, sarebbe  un'attività di monitoraggio condotta proprio dai volontari di Legambiente, che nel corso degli ultimi anni, avrebbero ritrovato sulla spiaggia di Torre Mileto rifiuti "marchiati", alcuni dei quali afferenti a comuni della bassa Padania. «Si tratta dello stesso fenomeno geomarino - spiega Bizzarri - che nei secoli, attraverso l'accumulo di detriti pelagici di natura fluviale, ha portato alla formazione degli istmi di Lesina e Varano, come affermato da recenti studi. Un fenomeno perciò singolare rispetto ad altre fasce costiere pugliesi e italiane - conclude Bizzarri - per il quale i comuni costieri del Gargano nord-occidentale dovrebbero attivarsi per chiedere misure speciali di monitoraggio e di intervento». Una possibilità, quella dei fondi speciali, realizzabile solo attraverso la sinergia e la collaborazione tra i comuni.

Staff sannicandro.org

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