Dai risultati della V edizione dei censimenti di Capriolo italico in Foresta Umbra 2011 numeri in crescita che attestano un incremento della biodiversità: 46 caprioli censiti in 4 giorni di attività (in media poco più di 11 al giorno) sui circa 670 ettari delle 10 aree campione. Le densità stimate: 7,6 capi/100ha (per la Foresta Umbra) e 3 capi/100ha (per le aree esterne).
L'Osservatorio Naturalistico del Parco Nazionale del Gargano, il servizio scientifico del Parco, impegnato in un programma di monitoraggio a lungo termine sul capriolo, ha organizzato e realizzato la quinta edizione dei conteggi di Capriolo italico nel Parco.
Grazie alla preziosa collaborazione del Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento Territoriale per l'Ambiente, della Regione Puglia - Settore Foreste e dell'Aeronautica Militare che ha mostrato sensibilità a temi ambientali mettendo a disposizione le strutture logistiche, per quattro giorni, dal 24 al 27 marzo, oltre 90 volontari provenienti da tutta Italia, tra studenti e appassionati, guidati dallo staff dell'Osservatorio del Parco, composto da esperti del Centro Studi Naturalistici Onlus che gestisce la struttura in convenzione con l'Ente Parco, hanno consentito lo svolgimento di questa importantissima attività di ricerca finalizzata alla conservazione di una delle più importanti popolazioni di capriolo italico presenti in Italia.
L'Ente Parco, nella persona del Commissario straordinario, l'Avv. Stefano Pecorella, "esprime particolare apprezzamento per le attività di monitoraggio faunistico svolte dal servizio scientifico del Parco che, permettendo all'Ente di acquisire e aggiornare, in tempo reale, le conoscenze sul proprio patrimonio naturalistico, costituiscono indispensabile presupposto per una buona gestione delle risorse naturali". "Nello specifico del capriolo italico - aggiunge il direttore dott. Matteo Rinaldi - è necessario che le azioni di monitoraggio della popolazione proseguano con continuità e di pari passo con le altre azioni di conservazione a tutela di questa importante sottospecie presente solo in Italia centromeridionale".
I risultati dell'edizione 2011 sono stati del tutto soddisfacenti in merito alla riuscita tecnica dei censimenti, si è anche osservato un leggero incremento della densità stimata rispetto al 2010 e agli anni precedenti.
I numeri del censimento (dati preliminari attualmente in corso di elaborazione): 46 caprioli censiti in 4 giorni di attività (in media poco più di 11 al giorno) sui circa 670 ettari delle 10 aree campione. Le densità stimate: 7,6 capi/100ha (per la Foresta Umbra) e 3 capi/100ha (per le aree esterne).
"Il leggero ma costante incremento osservato negli ultimi anni e in particolare quest'anno è certamente un fatto positivo, tuttavia", affermano gli esperti Centro Studi Naturalistici onlus che gestiscono l'Osservatorio naturalistico del Parco Nazionale del Gargano, "la popolazione di capriolo italico del Parco Nazionale del Gargano non si può certo ancora considerare fuori pericolo a causa del numero esiguo di animali che la compongono e che la espone a molteplici rischi come randagismo, bracconaggio, epidemie e, non ultima, probabilmente la ridotta variabilità genetica dovuta alla consanguineità". Resta quindi centrale il ruolo del Parco e del suo servizio scientifico nella conservazione e monitoraggio del capriolo italico quale elemento faunistico di importanza nazionale e internazionale.
Fonte: Teleradioerre