"L'istituzione che rappresento è con voi, siamo con voi". Così ha chiosato Guglielmo Minervini, assessore regionale alla Trasparenza e Cittadinanza attiva, alla fine del suo intervento durante il convegno sulle navi pericolose, organizzato ieri dalle Associazioni attive del Gargano a San Nicandro Garganico.
Il dato più rappresentativo, come osservato da più parti nel corso del dibattito, è duplice: da una parte l'inaspettata presenza di associazioni e cittadini, dal Gargano ma anche da Corato (come è il caso di un'associazione di sommozzatori), che hanno gremito la sala ai limiti della capienza, desiderosi di sapere cosa succede nel mare garganico e perchè i relitti "a vista" giacciono ancora lì dove sono. Dall'altra, la colpevole assenza delle istituzioni, a parte Minervini, il sindaco di San Nicandro Costantino Squeo, di S. Marco in Lamis, Michelangelo Lombardi, e una rappresentanza della Capitaneria di Porto di Manfredonia: tra i grandi assenti i sindaci del Gargano e i rappresentanti della Provincia di Foggia.
Relatore della serata, il giornalista Gianni Lannes, che da lungo tempo conduce inchieste su queste navi dai naufragi sospetti.
L'attenzione, veicolata con efficacia da immagini e documenti, si è concentrata soprattutto sui casi eclatanti della EdenV, spiaggiata in piena riserva sull'istmo di Lesina, e della Panayota, che imbratta in malo modo l'ennesima riserva marina dell'isola di Pianosa.
Dopo aver chiamato in causa la vicenda della nave turca Hanife Ana, arenata in analoghe circostanze ad Ostuni nel febbraio 2006 e rimossa dopo pochi mesi con l'interessamento del Ministero stesso, Lannes ha posto l'interrogativo sul perché non sia accaduto per quelle due navi, che sono davanti agli occhi di tutti da oltre vent'anni. "Uno dei problemi del Gargano - ha dichiarato inoltre Lannes - è che non è adeguatamente rappresentato in Provincia, in Regione e in Parlamento".
Soddisfazione da parte del sindaco Squeo, che ha apprezzato anzitutto la nuova sensibilità delle Associazioni garganiche: "una nuova idea di cittadinanza e di partecipazione - ha detto - prende sostanza e fiato nei nostri territori".
Un evento simbolico dunque, che ha offerto, come osservato quasi coralmente da Squeo e Minervini, una nota positiva nel chiaroscuro della giornata di ieri, dove dall'altra parte incombeva l'ombra dell'ennesimo omicidio di mafia a Monte Sant'Angelo.
Numerosi gli interventi del pubblico, tra osservazioni, esperienze vissute, domande ma anche timori: tra tutti, quello che vede nel tema un argomento rischioso per l'economia del Gargano.
Intanto, da tutte le parti coinvolte, si è auspicato che il "sasso" lanciato dal convegno riesca a muovere le acque a dovere. Aspettative soprattutto nei confronti dell'assessore Minervini, che ha garantito l'interesse della Regione Puglia e, se necessario, anche lo storno di fondi per delle indagini tecniche.
L'ipotesi più comune, vede l'indizione di una o più conferenze di servizio tra i comuni, la Regione e la Provincia, per affrontare, concretamente e una volta per tutte, il problema.
Matteo Vocale