Memento audere semper

Come e’ possibile che un primo cittadino non dia una risposta esaustiva e chiara ad una disabile che fa richiesta scritta, protocollata ed  indirizzata per ottenere un parcheggio ad personam davanti al proprio domicilio?

Succede a Sannicandro Garganico, dove il primo cittadino non risponde proprio,delega.

Sono la sig.ra Nardella Laura abito nel comune di Sannicandro Garganico e come mi consente la legge essendo disabile motoria ho richiesto in comune con lettera protocollata indirizzata al sindaco Gualano un parcheggio ad personam, poiche’ con mio marito abbiamo piu’ volte trovato difficolta’ nel parcheggiare l’auto davanti la mia abitazione sita in via Carugno.

Naturalmente la necessita’ di parcheggiare davanti e non in prossimita’ dell’abitazione e’ dettata dalla condizione fisica in cui mi trovo e per la quale mi verrebbe data la possibilita’ di fare la suddetta richiesta visto che l’automobile viene equiparata ad un qualsiasi ausilio protesico in questi casi.

Con stupore ci viene recapitata una risposta con numero di protocollo dal comune a firma del comandante della polizia municipale il quale nel giustificare il diniego dell’assegnazione del parcheggio ad personam citava l’art.381 D.P.R. N  495-92 . Lo stesso recita che il disabile che fa richiesta deve possedere un autoveicolo ed essere abilitato alla guida.

Fin qua tutto in regola(per qualcuno),peccato che esiste il D.P.R. N 151-2012 nel quale il Presidente della Repubblica modificava le regole che erano discriminatorie e le riportava al normale contrassegno per disabili ove chi fa da accompagnatore al disabile ha diritto ai benefici previsti dalla legge.Naturalmente il Presidente della Repubblica Italiana ha pieni poteri in Italia ma a SANNICANDRO GARGANICO un po’ meno.

Inoltre sarebbe bene ricordare che il diniego doveva essere fatto dal sindaco,unico organo amministrativo che ha facolta’ di assegnare o non assegnare con ordinanza questi “benefici”.

MA IL SINDACO HA DELEGATO

Memento audere semper , timor non est responsum et cum non sciunt quid diciam.

RSPUNN PUR S’N’ SA’J C’ADA DIC

GRAZIE FAREMO DI NECESSITA’ VIRTU’

 

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