Alla c.a. del Presidente della Regione Puglia dott. M. Emiliano
Al nuovo Consiglio di Amministrazione dell’ ASP - Zaccagnino località S. Nazario – San Nicandro Garganico - (FG)
Al Sindaco del Comune di San Nicandro G.co (FG)
Acquisita al prot. 7616 del comune in data 20.07.2015
Al PREFETTO di Foggia
Lettera aperta
Oggetto : ASP – Zaccagnino, ex IPAB , ex Fondazione Zaccagnino, ex feudo. Omesso avvio del Piano e Programma sulla trasparenza ex legge 33/2013, dei sistema di controllo interno e di pubblicazione e pubblicità degli atti ai fini dell'efficacia giuridica, inadeguatezza del sito istituzionale . Richiesta di attivazione dei controlli interni-esterni di " buona amministrazione e misurazione della performance ".
In una precedente nota inviata dallo scrivente all’ex Presidente Niki Vendola, in data 07.05.2012, dicevo che: ...... quando Nicandro Di Salvia ha avuto la nomina a Presidente dell’ASP, ex IPAB ed ex Fondazione Zaccagnino, io insieme ad un gruppo di amici gli abbiamo fatto da subito pubblicamente gli auguri, per la nomina ricevuta dopo anni di meritato quanto obbligatorio commissariamento prefettizio.
Ed erano auguri sinceri, tanto da averli pubblicati immediatamente con una lettera aperta su un blog locale, caduto nel dimenticatoio degli ex, per essere sfociato in utili personalismi dei redattori.
Gli auguri, ovviamente andavano anche oltre le “riserve” per quanto detto immediatamente dal presidente Di Salvia nel comizio inaugurale di piazza del 09.07.2010 tenutosi a “villa san Michele”, poi sfociato in accuse personali e gratuite all’ex sindaco Costantino Squeo e da questi ritornati immediatamente al mittente, come avviene tra buoni compagni di partito preso ed è sovente d’ uso per perdere le elezioni amministrative di lì a poco.
Credevo, (e l’ abbiamo creduto anche in molti ) ritenendo ancora che il neo eletto presidente Di Salvia avesse nel frattempo, e dopo un lungo periodo di forzato riposo ed abbandono della politica, tra la gente, colmato le proprie capacità intellettuali e culturali ed altresì affinate quelle amministrative di “ buon governo” , per fare da subito e bene il nuovo compito assegnato d’ufficio e “senza scrutini”, ritenendo che gli uomini si sa, sono fatti coi “vizi e le virtù“, ma trattandosi di amministrare per la prima volta da uomo di sinistra un ente pubblico di servizio anche alle persone “ disagiate ” , i primi sarebbero stati messi da parte in favore delle sole “ virtù ” , notoriamente richieste per l’espletamento del mandato Regionale di tre anni.
E quindi il giudizio non poteva che rimanere sospeso fino alla fine del mandato prorogato di altri due anni, grazie alle modifiche addotte da subito dal neo eletto presidente Di Salvia allo Statuto dell’ASP ed agli emolumenti del CDA e di un Direttore Generale su 3-4 dipendenti, ma scaduto già da qualche mese, finché non si fosse verificato nei fatti quanto realizzato a “ consuntivo” , se a prevalere fossero stati gli uni o le altre delle due cose sopra esposte (vizi e virtù).
Ovviamente si diceva che questo poteva dipendere solo da una scelta libera e personale che ciascuno di noi fa in ogni momento, appunto partecipando "costruire” un giudizio finale di sé da parte dell’opinione pubblica, sapendo benissimo che dalla particolarità della nomina e come avvenuta, si sarebbero accesi i riflettori sull’ operato quotidiano suo di presidente dell’ASP di sinistra e dell’intero nuovo cda, stranamente più volte rinnovato a seguito di “ dimissioni ” a catena dei componenti, durate spesso solo pochi giorni , ad eccezione del componente della curia con funzioni di vice presidente.
Avevo, pure valutato come un grave errore fosse stato di arrivare da subito ad avviare uno scontro istituzionale tra l’ASP - Zaccagnino ed il sindaco del Comune, nella persona dell’ora sindaco Costantino Squeo, che doveva essere parti attiva di un processo di valorizzazione del patrimonio interrotto dalla successiva nomina di Vincenzo Monte e di Pier paolo Gualano di centro destra.
Come a dire il presidente ed il suo fedele Vice restano sempre lì, gli altri no !
Un errore si diceva e ridico , che non poteva che essere giudicato da subito come “grave” ed irreparabile da un punto di vista politico e strategico essendo il Comune dotato di poteri di controllo esterno -interno sui risultati gestionali e sul raggiungimento degli obiettivi programmatici ed equilibri di bilancio. Giacché dicevo che i rapporti tra i due Enti (sottoposti per la parte programmatica e patrimoniale anche ai controlli della Regione ) , andavano invece impostati e costruiti intorno ad un sistema di legalità - trasparenza e di proficua collaborazione di attività anche intercomunali, vantaggiosa ed attiva per entrambi e prima di tutto ancora per i cittadini ed i diversi territori interessati.
Ovviamente con un occhio attento e rivolto all’economia sannicandrese, nel cui territorio ricadono la gran parte di quei terreni che sia per struttura agronomica, sia per quanto riguarda la gestione e la contrattazione agricola, sostituirono al posto della vecchia nobiltà agraria, la nuova borghesia agraria, fatta di ex gabelloti, ex massari, e per dirla in chiave gattopardesca "i Sedàra".
Un’opportunità dunque, di un’importanza molto rilevante quella allora offerta dal Presidente Vendola , per riscattare l’ex sindaco Nicandro Di Salvia (uomo di sinistra) e che poteva divenire “qualificante“, per se e per l’intero cda di allora, in quanto espressione unica ed irripetibile di una maggioranza di governo dell’allora “centro sinistra” a livello locale, provinciale ed addirittura Regionale.
Ma, anche qui si trattava di scegliere in via preliminare gli indirizzi programmatici, pure prospettati nella nota integrativa del 10.08.2010 , attraverso la prospettazione di precise “regole “ di trasparenza effettiva e del dovere di avere perfetta consapevolezza da subito, di una certa idea programmatica e progettuale per dare una determinata impostazione di “innovazione e cambiamento“ fatta di metodi e di scelte condivise dalla programmazione Regionale .
E, soprattutto di quella nuova imposta “ cultura amministrativa “ in notevole cambiamento, che non era ( e non è) cosa del tutto indifferente dopo la delibera del Commissario Straordinario n° 01 /2012, di dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di San Nicandro Garganico, per circa €. 13 milioni e la successiva nomina della Commissione Ministeriale dell’11.02.2013, per liquidazione della debitoria finale accertata fino al 31.12.2011, che vede ancora non pagata o non riconosciuto, tra gli altri, il credito : alla coop . Mucafer, sulla storia del metano ….che ti da una mano (e se se ne prende due); al comune di Vieste, per conferimento di rifiuti; all’INPS ex ENPDAP, per mancato versamento di contributi sui dipendenti per circa €. 2,5 milioni, ecc, ecc, ecc .
Solo così, dicevo già in una nota del 10.08.2010, acquisita al protocollo generale dell’ Ente, si sarebbe potuto dimostrare alle opposizioni interne ed esterne al centro sinistra che un “uomo nuovo “, può essere nella vecchiaia anche un “uomo maturo di saggezza”, da suggerirgli da subito una attenta riflessione sui cambiamenti fatti di metodi ed obiettivi strategici e programmatici , nei settori di esclusiva competenza e funzione di servizio alle persone disagiate e non solo.
E, che mancare l’obbiettivo comune dell’interesse generale, tanto più nella situazione attuale del nostro territorio reso disastrato da quelle scelte politiche scellerate di passate amministrazioni, era ed è soprattutto ancora e soprattutto oggi, un vero “delitto”, l’aver fallito da ogni punto di vista gli obiettivi ed i programmi annunciati per essere stati redatti “ personalmente” dal presidente Di Salvia anche per il triennio 2015/2017.
E poi, arrivano dapprima la querelle sulla nomina a presidente e del direttore generale, dott. Immacolata Panettieri, le diverse interrogazioni in consiglio Regionale sul licenziamento del Direttore Generale e la reintegra del posto di lavoro, fino alle inchieste avviate dalla Magistratura di Foggia , dalla Corte dei Conti e dalla stessa Regione Puglia, divenute ora l’ oggetto di denuncie giornalistiche attraverso il quotidiano “ l’ ATTACCO” e di aspre risposte del Presidente Di Salvia sui quotidiani e sul “blog locale” Sannicandro.org, quasi a divenire queste ultime una vera supplica rivolta questa volta a tutta la cittadinanza ad insorgere in favore del suo operato, contro i cosiddetti “poteri forti” di capitanata (SIC!, SIC!!) che costituiscono un consolidato copione dopo il caso del presidente Crocetta e dei tanti altri casi di recenti cronache giudiziarie di “mala amministrazione”.
Insomma, querelle a parte , dov’ è quell’auspicata virata visibile di trasparenza e non solo ?
Se proprio la gestione dell’ASP è finora avvenuta pressoccchè a “portone chiuso“ (il termine adoperato è buono ed è voluto) come di sabato e di domenica, assieme alla pubblicazione ancora in cartaceo di atti deliberativi, in bacheca doverosamente chiusa a chiave ?
E non più giustificabile dal 2013 , ai fini dell’attribuzione dell’efficacia giuridica.
E cosa dire infine sul mancato adeguamento del “ sito informatico” istituzionale dell’ASP – Zaccagnino, alle ulteriori disposizione che riguardano le “ stazioni appaltanti” e delle disposte ulteriori funzioni nell’individuazione dei soggetti responsabili del piano-programma sulla trasparenza e sulle comunicazioni all’ANAC, che certamente non escludono ( e come potrebbero) quelle ulteriori imposte ai sensi dell’art.1, com. 51 della legge n° 190/2012 e dell’art.19, com. 5, della legge n° 114/2014, o no ?
Ed ancora va considerato, se tutto ciò non rappresenti di già una notevole reiterata e sistematica “violazione di legge”, invece della sola conferma di “un vecchio modo” personalistico di imporsi, di fare di tutto ed anche i bilanci programmatici della spesa, notoriamente di competenza dei servizi finanziari sottoposti a pubblicazione ed ai controlli interni dei revisori dei conti sui consuntivi, ovverossia del sistema di intendere e di fare la politica degli anno ’90, da suggerire una immediata presa di distanze anche da parte dei componenti dimissionari del cda, che in tempi diversi riportavano motivazioni in buona sostanza simili.
Ecco allora che l’“anatema”, che si dice gravi ancora sul quel “testamento” che lasciava il patrimonio aziendale alla successiva costituzione di una “fondazione“ in favore dei bambini poveri, sembra avere colpito ancora una volta la gestione del presidente Di Salvia, già definita in termini giornalistici “opaca dell’ultimo signorotto rosso”, prima ancora della Magistratura inquirente che ha finora emesso degli avvisi di garanzia e della conclusione delle ulteriori indagini avviate anche dalla Guardia di Finanza, che qui però non interessano minimamente.
Ed ecco allora che il giudizio personale di chi riscrive è andato via, via formandosi con gli elementi raccolti in questi 5 anni di presidenza Di Salvia con l’impiego di 1.800 gg e non meno di 18.000 ore, sui fatti ed opere a tutti visibili ( o non visibili affatto, attraverso il sito istituzionale “ON –LINE”) ed è e riguarda la gestione dell’ASP- Zaccagnino, sotto il profilo strettamente tecnico - amministrativo.
E non è ( e non può essere ) un giudizio minimamente positivo, quello di un fallimento voluto ed annunciato per tempo, quello di avere distribuito solo una minima parte del PIL , sull’assistenza ai bambini poveri, ed invece insistito per costruire solo e soltanto un prefabbricato di legno, in piena campagna e fuori da ogni contesto sociale , alla località San Nazario, adibito solo da qualche mese ed attraverso una gestione del servizio all’esterno della “ comunità alloggio per minori disagiati “ , invece possibile in tempi più rapidi (qualche mese) e più idoneo alle finalità sulle aree adiacenti il locale polo sanitario.
E ciò nel mentre, la “ristrutturazione ” degli immobili padronali di corso Garibaldi in San Nicandro Garganico, da adibire a “centro socio educativo diurno”, fuori dalla Programmazione Regionale, è ferma visibilmente a tutti da anni, con le quattro frecce accese, solo per vedere il parziale completamento del tetto di copertura, ma senza aver reso pubblico attraverso i dati dei bilanci i relativi costi, anche in termini di benefici economico-sociale, nonché dei risultati finali raggiunti all’attraverso l’utilizzo del PIL derivante dal patrimonio aziendale e di ulteriori e diverse provvidenze pubbliche, sottratte sistematicamente ad ogni forma di rendicontazione finale “ON-LINE” .
Ultima notazione merita infine , il busto in bronzo del fondatore , apposto di recente nelle aiuole di piazza 4 novembre con ancora qualche posto vacante a futura memoria, quasi a volere scongiurare gli effetti dell’ anatema, se non si vedrà a giorni riconfermare il mandato al presidente Nicandro Di Salvia ed al buon Vice … pierino , dell’acronimo poeta intitolata a suo tempo “ EI FU ”.
Ora però, la cosa si fa più difficile dopo il decreto Sindacale di nomina dei rappresentanti di maggioranza e minoranza nel nuovo CDA dell’ASP-Zaccagnino: infatti, perduta la speranza del cambiamento immediato e la fiducia sull’operato del presidente Di Salvia, non possiamo che attenderci una conversione sostanziale di metodi, per dare l’avvio ad una nuova fase gestionale, col nuovo significato di trasparenza enunciato dal DPCM 26.04.2011 in attuazione dell’art. 32 della legge 69/2009, dalla legge 190 del 06.11.2012 e dall’art. 1 della legge n° 33/2013.
Cosicchè in attesa di completamento del nuovo CDA , con la nomina del nuovo presidente dell’ASP e del Vice , resta per ora demandato ad altri l’attuazione della programmazione aziendale e della trasparenza sui diversi servizi e finalità dell’Ente di servizio pubblico, che qui interessano in termini qualitativi , nonché di nuove opportunità e produttività di interesse economico – sociale - colturale, per far sì che L’“ANATEMA“ contenuto nel testamento, sia una diceria o ... un semplice ”AMMONIMENTO” ?
Disponibile come sempre a fornire ogni ulteriore chiarimento, porgo al nuovo CDA un cordiale saluto di buon lavoro.
San Nicandro Garganico, lì 20.07.2015