Esattamente da 70 anni a San Nicandro Garganico si venera Santa Cecilia, martire romana della chiesa cattolica del III secolo, la cui memoria liturgica cade oggi, 22 novembre. E difatti, non poteva non essere venerata la patrona della musica e dei musicisti, in una città che sin dai tempi più antichi è sempre stata conosciuta per avere molti abitanti dalle spiccate doti poetiche e musicali. La storia del culto, molto suggestiva, è annotata in uno scritto - che riportiamo di seguito - pervenutoci da Gianni Manduzio, conosciutissimo docente di Lettere del locale liceo, ormai in pensione da anni, e cultore instancabile della storia e della cultura locali.
"L’idea di istituire in San Nicandro Garganico il culto di Santa Cecilia, per tradizione dichiarata Protettrice della musica, è nata nella mente di un nostro concittadino, il dottor Mario Manduzio, che ne fu poi promotore e instancabile sostenitore. Egli, da sempre appassionato della musica, fu, negli anni della maturità, cultore di ogni espressione musicale e organizzatore di gruppi musicali e corali del nostro paese. Egli stesso ci ha lasciato una testimonianza scritta in cui dice che l’idea doveva essere attuata nel lontano 1936 per diffondere in tutta la cittadinanza la devozione verso la Santa melodiosa e incentivare anche lo studio della musica tra le giovani generazioni; ma per vari motivi fu rimandata sine die.
Nel 1943 sorse la “Schola Cantorum Santa Cecilia” sotto la guida del reverendo don Guglielmo Guerrieri e con essa risorse l’idea. Il 2 febbraio 1945 l’idea fu ufficialmente annunziata alle autorità ecclesiastiche che ne diedero l’approvazione e fu iniziata la sottoscrizione per l’acquisto di un simulacro della Santa da collocarsi nella Chiesa Madre - Parrocchia di Santa Maria del Borgo. Il mese successivo si riunì per la prima volta il comitato costituitosi ad hoc, formato dai dirigenti dell’Azione Cattolica e delle organizzazioni musicali del luogo: come in tutte le cose l’inizio fu un po’ difficoltoso, tanto che in qualche momento si ebbe l’impressione che tutto dovesse naufragare a motivo di alcune incomprensioni sorte nell’ambiente, ma successivamente il periodo critico fu superato.
Il 22 novembre 1945, memoria liturgica della Santa, furono chiesti i preventivi alla Ditta di Arte Sacra Insam e Prinoth di Ortisei di Val Gardena (Bolzano) per l’esecuzione di una statua in legno, secondo le prescrizioni canoniche. Nel dicembre il comitato chiese l’approvazione al vescovo di Lucera, monsignor Domenico Vendola, ed essa venne nel febbraio 1946; nel maggio si intensificò la raccolta dei fondi. L’ordinazione della statua fu inviata alla ditta il 7 maggio 1946, accompagnata dall’anticipo di lire 10.000. Il 20 settembre la statua, a mezzo ferrovia alta velocità, arrivò a San Severo; il successivo lunedì 22 giungeva a San Nicandro a mezzo autocarro ed entrava in Chiesa Madre al suono dell’Angelus delle ore 19.
La statua venne eseguita dalla suddetta ditta in legno cìrmolo, finemente scolpita e dipinta, in altezza naturale (cm. 170 compreso lo zoccolo), con occhi di cristallo e con vite e lastra in ferro per fissarla sulla portantina. Il prezzo complessivo fu di lire 27.700. somma raccolta dalle offerte dei fedeli. Fu collocata nella navata sinistra della Chiesa Madre, dove attualmente si trova, di fronte alla Cappella del Santissimo Sacramento, in una nicchia appositamente ricavata e allestita dal signor Domenico Torelli. Successivamente il colonnello Giuseppe Fioritto, padre della medaglia d’oro al valor militare, Enzo Fioritto, caduto nel combattimento a Porta San Paolo, fece dono di un artistico reliquiario, che oggi si conserva nella suddetta Chiesa.
A partire dallo stesso anno 1945 il Comitato esecutivo attuò varie iniziative per onorare la Santa romana, una delle più celebrate Martiri della Chiesa cattolica, attraverso i secoli sempre glorificata da poeti, musicisti (Refice), pittori (Dolci), scultori (Maderno) e da simpatiche leggende popolari fiorite intorno alla sua vita. In preparazione della prima festa (22 novembre 1946) si sono avvicendati nelle funzioni religiose i cori della “Schola Cantorum” maschile e femminile, dirette da don Guglielmo Guerrieri e da Madre Mercedes Giordano, Superiora dell’Istituto Suore Riparatrici del Sacro Cuore. Sempre dallo stesso don Guglielmo Guerrieri è stato composto appositamente un inno alla Santa con sue parole e musica.
Per mantenere sempre vivo il culto tra gli appassionati di musica il comitato incoraggiò e potenziò alcune manifestazioni musicali. Memorabile fu nel novembre 1949 la 1^ Sagra della musica con concorso vocale e strumentale a premi per cantanti e musicisti locali, che si esibirono nel locale Cinema Teatro Italia inaugurato in quell’anno. Il giorno 21 si tenne anche un concerto lirico-sinfonico diretto dal M° Aladino De Martino con la partecipazione del mezzo soprano Luisa De Paola, entrambi provenienti dal Conservatorio musicale di Foggia. Tali manifestazioni continuarono ad essere rappresentate fino agli anni Cinquanta. Oggi la nostra cittadina vanta numerosi professionisti della musica sia strumentale che vocale".
(Foto: S. Cecilia v e m. che si venera nella Chiesa Madre di San Nicandro Garganico - Enzo Caruso ph)