L'Alta Squadriglia in visita a Pian della Macina

L'Alta Squadriglia è l'ambiente educativo offerto ai/alle ragazzi/e più grandi del Reparto Scout per rispondere meglio alle esigenze mutate nel passaggio dalla preadolescenza all'adolescenza. 
Lo stile e il clima dell'impresa che si vive in Alta Squadriglia si propone pertanto di aiutare i ragazzi e le ragazze ad affrontare la ricerca della loro nuova identità nel rapporto con se stessi, con i coetanei, con gli adulti e non ha compiti di gestione del Reparto. E' formata dai ragazzi e dalle ragazze del Reparto che, per la loro maturazione personale, manifestano l'esigenza di farne parte, insieme al capo e alla capo Reparto. 
Sono i capi Reparto che invitano l'Esploratore e la Guida, in qualsiasi momento dell'anno, a valutare e scegliere la partecipazione alla vita dell'Alta Squadriglia. Non vi si accede né perchè si è capo o vice capo Squadriglia, né per meriti. L'Alta Squadriglia svolge le attività in momenti diversi e indipendenti dalla vita del Reparto. L'attività di Alta Squadriglia è ricca di elementi del metodo E/G (avventura, vita all'aperto, impresa ecc.) e di elementi peculiari (riflessione, confronto ecc.), adatti all'età. Proprio come in Reparto, anche in Alta Squadriglia si vive una catechesi sistematica, e si sviluppa l'abitudine a pregare la Parola di Dio e a verificare con essa la propria vita.

Io sono stato contattato da un capo scout del Foggia 3.8, Patrizia Delli Carri, conosciuta nel mondo dello scoutismo,  e abbiamo accompagnato i ragazzi in grotta per fare un' uscita di alta squadriglia: erano presenti  5 ragazze e 3 ragazzi che quest'anno hanno come obiettivo “la scoperta del territorio”.

Domenica siamo stati nella grotta di Pian della Macina, io, 3 capi Maria, Patrizia e Rina e 8 ragazzi; siamo arrivati verso le 10:00 e, anche se il tempo non era dei migliori, siamo andati avanti per il nostro obiettivo. Pian della Macina è una delle grotte più belle del Gargano ed il suo fascino colpisce già all'ingresso ed aumenta man mano che ci si inoltra nel buio della grotta; i ragazzi ed i capi sono entrati in quella grotta per la prima volta e sono rimasti entusiasti.

Alla fine della nostra visita dovevamo pranzare ed il tempo non ci ha permesso di condividere il pranzo all'esterno della grotta, allora ci siamo diretti verso Sannicandro, dove abbiamo chiesto al Bar «Fellini», se gentilmente potevamo consumare il nostro pranzo, e la signora, molto gentile ci ha permesso di usufruire dei tavoli dentro al bar.  

Mi farebbe piacere perciò  esternare un ringraziamento particolare al Bar «Fellini», dove abbiamo concluso la nostra uscita. 

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