Giorno 23 Ottobre del corrente mese, si è svolto nella torre del’ “Castel” di Pietra, a Pietramontecorvino, un seminario di Archeologia nell’ambito del progetto “Ager Lucerinus”.Tale evento è stato organizzato dal Dipartimento di studi Umanistici, Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione dell’Università degli Studi di Foggia assieme al Dipartimento degli studi della Basilicata, precisamente dal Dipartimento di Scienze Umane situato a Matera.
Quest’avvenimento è stato creato per avvicinare i giovani studenti alle bellezze paesaggistiche del nostro territorio e allo studio di queste straordinarie discipline. Il tema di questo dibattito ha riguardato i diversi tipi di ceramiche presenti sul territorio di Puglia durante i vari periodi storici a partire dal Neolitico in poi. Negli ordini di intervento si sono susseguiti il dott.Italo Montoni, soprintendente dei Beni culturali e archeologici del Comune di Foggia e il docente dell’Università degli studi della Basilicata, nonché soprintendente dei Beni archeologici della Toscana, Angelo Bottini.
Il professore Montoni ha spiegato che la ceramica era presente già nelle nostre parti durante il settimo millennio a.C. utilizzata per la costruzione di vasi per bere, coppe e brocche. Da notare, afferma Montoni, i corredi funebri presenti nella grotta di Pisticci o le ceramiche di Ordona Lavello, le più antiche forme di esemplari della Daunia. Dell’età del Bronzo è da evidenziare una tipologia di coppa levigata presente non solo a Manfredonia ma anche ad Ostuni, simbolo che lo spostarsi dell’uomo è frequente. Dopo il suo intervento, il professor Bottini ha illustrato la sua tesi parlando delle classi di ceramiche formate dalle Nestoris, tipici vasi usati in casa. Degno di lode è la decorazione a puntini detta “Appenninica” di Salvatore Puglisi. Dopo altre dotte spiegazioni, il prof. Bottini ha concluso il suo intervento affermando che anche Canosa è un sito dauno importante in quanto sono state ritrovati, in quel luogo, vasi di ceramica con elementi fitomorfici.
