Appena insediato, il nuovo Vescovo della Diocesi di San Severo, monsignor Giovanni Checchinato, ha voluto lasciare un messaggio ai religiosi e fedeli della sua nuova Diocesi.
«Ai presbiteri e ai diaconi, alle persone consacrate e alle famiglie e a tutti i fedeli della Diocesi di San Severo
Con gioia vera, anche se con un po’ di batticuore, desidero rivolgermi a voi carissimi, per donarvi il mio saluto come vostro nuovo Pastore. Un brano biblico che tante volte ha accompagnato le vicende della mia vita diventa vero ancora una volta oggi: “«Non ero profeta né figlio di profeta; ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro. Il Signore mi prese, mi chiamò mentre seguivo il gregge. Il Signore mi disse: Va’, profetizza al mio popolo Israele.” (Amos 7, 14-15) Attraverso la chiamata di Papa Francesco, che presiede nella carità la chiesa del Signore, sono stato inviato a voi: ringrazio Papa Francesco per la fiducia che ha voluto esprimere nei confronti della mia persona e gli confermo la mia devozione e obbedienza.
Non siamo nuovi a questo mondo, né l’abbiamo costruito con le sole nostre mani: siamo dentro ad una storia che ci precede, una storia che il Signore ha fatto diventare, nella sua Misericordia, luogo della sua presenza: siamo dunque chiamati ad essere grati al Signore per tutti coloro che si sono fatti tramite della sua Grazia. Tra loro c’è sicuramente il Vescovo Lucio Angelo Renna che ha guidato per un tempo significativo questa Diocesi, e accanto a lui tanti altri uomini e donne che –secondo la loro vocazione- hanno contribuito a costruire un pezzo di quel Regno che tanto desideriamo arrivi in pienezza e che attendiamo con “beata speranza”.
Vengo a voi prima di tutto desideroso di ascoltarvi, di imparare, di gioire del tanto bene che il Signore fa germogliare nella sua Chiesa, facendo mie le raccomandazioni di San Paolo: “Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile. Non stimatevi sapienti da voi stessi. Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti.” (Rom 12,15-18)
So che ci attenderà la gioia e il peso del lavoro apostolico in un tempo come l’attuale, caratterizzato da grande complessità: il compierlo insieme non ci mette paura!
Attendo con trepidazione il momento del nostro incontro e mentre vi chiedo di pregare per me –come io faccio per voi- vi benedico di vero cuore
Giovanni»