L'affaire del 'garage d'oro' torna a far parlare di sé. Voci di corridoio, infatti, confermerebbero il dispositivo di sentenza della Corte d'Appello di Bari (la sentenza vera e propria dovrebbe essere pubblicata nei prossimi due mesi) che si sarebbe pronunciata sull'ormai noto locale, appartenente ad un ex consigliere comunale, ristrutturato con soldi del comune di San Nicandro Garganico, per essere adibito a sede del servizio veterinario comunale.
Protagonisti della vicenda l'ex sindaco di San Nicandro Garganico, Nicandro Marinacci, i componenti dell'allora giunta comunale (ad eccezione del compianto Gino Bortone, per il quale il proceimento fu subito archiviato non avendo egli partecipato attivamente all'atto di condotta illecita) e l'ex segretario comunale Antonietta Santodirocco, accusati e condannati in primo grado per abuso d'ufficio continuato e in concorso, poiché il locale oggetto della delibera, oltre ad essere privato, è intestato al padre di un ex consigliere comunale dell'allora maggioranza.
La Corte d'Appello, dunque, avrebbe confermato le condanne del primo grado: ex sindaco Nicandro Marinacci (due anni), ex vice-sindaco Nicola Ciavarrella (1 anno e 5 mesi), ex assessori Roberto Augello, Giovanni D’Emma, Antonio De Rogatis, Mario Marinacci e Michelina Stuccilli (1 anno e 4 mesi) e l’allora segretario comunale Antonietta Santodirocco (2 anni e 3 mesi); inoltre, per tutti i condannati la pena prevede anche l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.
Sarebbe stato confermato, infine, anche l'ammontare del danno erariale al Comune (costituitosi successivamente come parte lesa nel processo), pari a circa 25.000 euro che verrebbero addebitati agli stessi condannati.
Stando sempre a voci di corridoio, gli ex amministratori sarebbero intenzionati a ricorrere in Cassazione avverso il provvedimento di secondo grado, il che implicherebbe la sospensione della pena fino al pronunciamento dell'ultimo grado di giudizio.
Staff sannicandro.org