Quando si dice 'mettere i manifesti' per una notizia che fa (o dovrebbe fare) rumore in una città come San Nicandro Garganico, a maggior ragione se riguarda ingenti somme di denaro pubblico, come i 2.500.000 euro di debito riconosciuti alla Coop Mucafer dal Consiglio di Stato a danno del Comune, dopo la rescissione dal contratto per la gestione del metano nel 1995, per affidare il servizio a trattativa privata alla Pitta Gas, attuale gestore.
E' proprio quello che ha intenzione di fare l'attuale Amministrazione comunale di San Nicandro: dopo le dichiarazioni a caldo di sindaco (Costantino Squeo) e assessori (Tricarico e Gambuto), ecco arrivare la nota ufficiale del Comune che, dopo il pagamento del milione e 300 mila euro alla Mucafer, può tirare un sospiro di sollievo.
«Il Comune di San Nicandro - si legge nella nota che comparirà sui manifesti, con tanto di fotocopia del mandato di pagamento del debito - è stato condannato a rimborsare un danno alla Coop Mucafer per l'importo di euro 2.500.000. Due milioni e mezzo per responsabilità di chi ha fortemente voluto affidare, direttamente ad un'altra ditta, la gestione di un servizio così importante per tutti.
Due milioni e mezzo sottratti alla Comunità: risorse che potevano essere destinate a investimenti diversi, alla qualità della vita, dei servizi, del benessere collettivo.
Per evitare l'insediamento di un commissario liquidatore - continua la nota - questa Amministrazione ha iniziato a pagare il debito a rate. E oggi, 4 gennaio 2011, ha dovuto versare in contanti la somma di euro 1.300.000 alla ditta Mucafer.
Impossibile non accorgersi di come la metanizzazione sia stata, a San Nicandro, l'affare del secolo, confermando l'attitudine di chi ha sempre scelto di tutelare gli interessi privati e non quelli pubblici: scelte che hanno condizionato il futuro dell'ente, conducendolo verso il dissesto, ma anche il futuro dei giovani, delle famiglie, di tutti.
Questa amministrazione, e nessun'altra - conclude la nota - ha affrontato decisioni difficili e coraggiose, a volte rischiando di essere impopolare, per salvare la collettività dagli scrupoli di pochi e per portare a compimento l'opera di risanamento e di bonifica dei conti dell'Ente».
Staff sannicandro.org