Amministrative: PD, primarie solo ultima ratio

Il candidato dei democratici resta Squeo, ma senza coalizioni-armata

E' ancora la questione 'primarie' a tener desto il dibattito nel centrosinistra sannicandrese, con SEL che non perde occasione di chiederle e PD e altri partito come IDV che continuano ad avere perplessita insite tutte, a quanto dichiarato, nella garanzia di regolarità.

Se n'è parlato nell'ultima Assemblea di iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico sannicandrese, convocata per rendere corale una decisione già anticipata dal coordinamento sezionale: riproporre come candidato degli elettori democratici e, per quanto possibile, del centro-sinistra, il sindaco uscente Costantino Squeo.

Un'assemblea le cui presenze hanno fatto toccare con mano il rianimo per l'approssimarsi, dopo ben cinque anni - per la prima volta da quando vige l'elezione diretta del sindaco - delle elezioni amministrative.

Molti gli interventi dei presenti, che hanno addotto motivazioni non troppo discordanti al dibattito. Il tutto raccolto nella relazione del segretario Riccardo Tricarico che, nel suo ampio ed articolato intervento di apertura, ha sintetizzato un bilancio del mandato dell’amministrazione Squeo e ha tracciato la strada da percorrere verso le prossime elezioni amministrative. Ha avuto così modo di ricordare ai partecipanti "la situazione in cui versava la città 5 anni fa e i danni amministrativi che la precedente amministrazione ha causato, non solo all’ente, ma alla città nel suo complesso".

E’ passato poi a delineare i "punti più qualificanti" che l’attuale amministrazione ha dovuto affrontare per evitare il dissesto finanziario (rescissione del gravoso legame con la Sannicandro Tributi; nuovo e più economico appalto per la raccolta dei rifiuti; sistemazione della questione metano, della debitoria Mucafer, della debitoria con il comune di Vieste), "situazioni gravi lasciate in sospeso dalla precedente amministrazione con gravi ripercussioni sulle casse comunali)".

Il segretario è passato poi ad illustrare una serie di progettualità che si sono già avviate e che si concretizzeranno nei prossimi mesi (infrastrutture sociali, piano urbanistico generale, fondazione per lo sfruttamento degli impianti derivanti fonti rinnovabili, nuovo trasporto urbano, nuovo trasporto scolastico, manutenzione straordinaria delle scuole, ristrutturazione Palazzo Zaccagnino, Piano di recupero delle periferie, ecc.).

Nella parte politica, con lo sguardo verso le elezioni imminenti, Tricarico ha poi chiarito la proposta politica che il Partito Democratico avanzerà ufficialmente ai partiti di centro sinistra, ma sostanzialmente a tutta la città. In definitiva, i Democratici, intendono stilare un "comune programma di governo partendo da una base di scelte strategiche già messe in campo e perseguite dall’amministrazione comunale guidata da Costantino Squeo, da arricchire con gli apporti che le forze politiche unite nella coalizione vorranno suggerire, al fine di rendere più efficace e più rispondente ai reali bisogni della cittadinanza la proposta di governo da sottoporre al voto".

Quindi si è tornato a parlare della volontà di allargare la coalizione verso il centro, con l'UDC - che rimane ormai da tempo isolato in totale silenzio - e le altre liste moderate in via di formazione, al fine di rendere la coalizione più ampia possibile e più omogenea.
 Ma, è soprattutto l'avvertimento paventato da Squeo, senza cordate 'miracolose' che puntino più a fare numero contro l'avversario che a costruire un programma attuabile e un governo stabile per la città.

Infine la questione primarie: «Per i Democratici - ricorda Tricarico - la guida naturale di questa coalizione non può che spettare al sindaco uscente Costantino Squeo, ma essi sono disponibili a valutare altre opzioni, qualora venissero avanzate al tavolo delle trattative dalle altre forze politiche, e nel caso in cui non si arrivasse ad una condivisione, essi sono anche disponibili a indire elezioni primarie tra i possibili candidati proposti durante il confronto».

Si ribadisce, dunque, l'urgenza di un tavolo di trattative basato sui programmi e, in un secondo momento, l'accordo sul nome che, se non dovesse esserci, si potrà valutare l'opzione primarie tra i nomi a disposizione.

Staff sannicandro.org

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