L’illuminazione del piazzale del cimitero, finalmente attivata da qualche giorno, sembra essere il paradigma dell’azione amministrativa esposta domenica sera, nel pubblico incontro in piazza Fioritto, dal Partito Democratico di San Nicandro Garganico.
Tre gli interlocutori presenti sul palco: Riccardo Tricarico, segretario del partito di Bersani e assessore di punta della giunta Squeo, l’assessore ‘fac-totum’ Nino Gambuto e il sindaco Costantino Squeo.
“Il ruolo centrale della politica contro la prepotenza” il titolo dell’incontro, in cui si è fatta luce, forse per la prima volta in modo esauriente, sulle azioni messe in campo negli ultimi quattro anni dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Squeo.
Dibattito avviato da Tricarico con alcune osservazioni sulla situazione politica nazionale e sulla manovra appena varata dal Governo, che opera tagli indiscriminati, ha affermato il segretario, a servizi vitali come la scuola e stringe ulteriormente la cinghia esclusivamente per le fasce deboli.
«Ritornare in piazza – ha poi continuato Tricarico - rappresenta un momento di grande partecipazione, di grande coinvolgimento della città; voglio da subito sottolineare che non ci faremo trascinare nell’arena delle urla, dell’aggressione, di chi utilizza il volume più alto, ma ogni volta che utilizzeremo la piazza lo faremo con il nostro stile, mettendo al centro le questioni che appartengono alla città, comunicando le cose fatte, i problemi affrontati, quelli ancora da risolvere, anche gli errori commessi, metteremo la politica al servizio e alla risoluzione dei problemi».
Quindi una lunga scaletta che ha ripercorso un po’ gli ultimi quattro anni, a partire da quel 12 giugno 2006 in cui una sorta di ‘rivoluzione’ ha portato a palazzo di città una coalizione su cui pochi, all’inizio, avevano scommesso.
«In questi giorni – ha poi esordito Tricarico in un duro riferimento all’ex sindaco Marinacci - questa piazza è diventata l’arena di uno spettacolo da parte di chi ha le maggiori responsabilità politiche e amministrative per i problemi che affliggono la nostra comunità: anziché fare un esame di coscienza della drammaticità della situazione che ha lasciato il nostro comune, si continua ad urlare, si continua ad enunciare porti, aeroporti, autostrade, milioni di qua e di là, lavoro alle imprese locali, lavoro ai giovani di San Nicandro, servizi, teatro, cultura: ma chi ha governato ininterrottamente dal 95 al 2005 questa città? Chi ha portato allo sfascio questa città? Quest’amministrazione negli ultimi 4 anni? Riflettiamo, ricordiamoci, le cose: noi non ci faremo trascinare nella rissa, anzi nel nostro stile vi illustreremo tutte le cose inutili dette dal palco dei nostri avversari. Occorre la politica e non la prepotenza».
Quattro anni passati ad evitare l’impossibile, è quello che traspare dalle parole di Nino Gambuto, che ha elencato i seri problemi economici che l’Amministrazione attuale ha ereditato dal decennio 1995-2005 (MUCAFER, Aspica, S. Giorgio, Acquedotto Pugliese, discarica di Vieste), disaminandoli uno per uno unitamente alla metodologia e agli atti posti in essere per arginarli e, in alcuni casi, risolverli definitivamente.
Una miriade di sacrifici per “riparare l’irreparabile” è quanto ha esposto il cosiddetto 'superassessore', passando al setaccio alcuni provvedimenti di tagli alla spesa pubblica di cui l’assessore si mostra particolarmente premuroso. «Avevate ragione a dire ‘questi non fanno niente’ – ha affermato Gambuto – ma come pensavate che si poteva fare? Il commissario ad acta era dietro la porta e dovevamo pensare solo a tappare i buchi».
Quindi una dettagliata illustrazione degli ultimi provvedimenti per rendere efficienti alcuni servizi alla città, dalla risoluzione e revisione dei contratti per i rifiuti, il metano e la San Nicandro Tributi al piano delle infrastrutture sociali (progetto ‘Bollenti Spiriti’, asilo nido, centro accoglienza per minori disagiati, centro diurno per disabili) che, a detta dei relatori, hanno già un finanziamento certo che comprende anche il piano di gestione.
E ancora il nuovo trasporto urbano, l’atteso ‘evento’ della bitumazione delle prime strade, la manutenzione delle scuole «che abbiamo rinnovato dopo quarant’anni all’interno e non all’esterno solo per far vedere».
Infine il finanziamento del PIRP, il PRIE e la società pubblica di gestione dell’energia, la redazione del PUG e l’annuncio di un imminente nuovo piano commerciale.
Azioni di governo riprese anche dal sindaco Squeo, che nell’intervento ha voluto porre l’attenzione sui motivi del presunto immobilismo dei quattro anni passati: «Non dobbiamo dimenticare che servizi come la mensa scolastica, il trasporto pubblico, la manutenzione scolastica, addirittura la potatura degli alberi e tutti i servizi su cui oggi noi abbiamo investito – ha sottolineato – oggi non ne vedremmo l’ombra e saremmo stati costretti a pagare tasse elevate al 100%: noi abbiamo evitato questo disastro con sforzi enormi al limite della sopportazione e ora siamo qui per dirvi che insieme a voi ce l’abbiamo fatta ed è assolutamente necessario che questa esperienza amministrativa continui in futuro, per assicurare esecutività a progetti davvero importanti e innovativi che noi abbiamo voluto».
E infine l’invito cattedratico ed esteso, a leggere tra le righe di Squeo, dal centro dell’UDC alla sinistra del SEL, ad assumere senso di responsabilità e a serrare le fila su temi urgenti ed importanti per la città.
Infine Squeo ha pubblicamente rimesso il suo mandato nelle mani del suo partito, il PD: «Sono stato eletto sindaco in qualità di segretario dei DS e oggi nel partito rimetto il mio mandato: la politica è fatta di donne e uomini che prendono decisioni e non le subiscono dai dittatori di turno.
Abbiamo apprezzato – ha poi concluso Squeo in un evidente invito al partito di Casini - l’atteggiamento dell’UDC, anche la determinazione di molti ad abbandonare vecchie logiche, vecchie sudditanze, metteremo sul tavolo la politica, quella seria, metteremo sul tavolo i problemi affrontati e i problemi da affrontare. Ci siamo stati 4 anni fa e ci saremo oggi e domani più di ieri, convinti che anche questa volta la città seguirà con grande interesse ed attenzione una politica sobria e seria».