È crisi

Gualano non ha più la maggioranza

Non ho più una maggioranza, non ci sono dubbi”. È questa la frase del Sindaco, pronunciata ieri sera durante il Consiglio comunale con all’ordine del giorno l’annullamento in autotutela delle due delibere consiliari del 29 luglio scorso, che apre una crisi politica all'interno della maggioranza al Comune.

Il primo intervento è di Carmine De Meo (responsabile del settore economico del Comune) che illustra la normativa Tari e Tasi e parla di provvedimenti adottati in violazione della legge, proponendo, quindi, l’annullamento in autotutela - confermato anche dai revisori dei conti nonché dalle disposizioni impartite dal Ministero per quanto riguarda i comuni in dissesto economico.

A De Meo segue l'intervento di Giovanni Villani (consigliere di Forza Italia) che elenca una serie di norme che consentono ai comuni in dissesto dei tagli sulla tassazione, anche per dare – politicamente - un segnale positivo agli elettori. Per Villani, è possibile applicare una riduzione delle aliquote anche andando contro i pareri dei tecnici, con una motivazione “giusta” e idonea nonché prendendosi le responsabilità delle proprie scelte. Elenca, inoltre, una serie di cose da fare per recuperare le cifre di cui il Comune ha bisogno (per quanto riguarda Tari e Tasi, il Professore aggiunge che ci sono minori entrate nelle casse comunali quantificabili intorno a 100.000 euro, ma, illustra anche che ci sono altre somme che il comune potrebbe incassare, “tamponando” così le entrate minori (ad es. sanzionando la Teknoservice per i disservizi, vendendo le aree libere del cimitero o con un maggior controllo su occupazioni territoriali e imposte su pubblicità). Infine, accusa il responsabile del servizio De Meo di aver dato un parere un po' affrettato.

Ed è proprio con questo intervento di Villani che Forza Italia apre una “rottura” nella maggioranza. Strappo che era nell'aria e che alcuni, in un certo senso, si aspettavano, vista anche la “distanza” che c'era da qualche tempo tra Forza Italia e il Sindaco, leader di Oppure Voi, lista civica fiancheggiata dai “fittiani” di “Oltre con Fitto”.

Il sindaco, in seguito, prende la parola replicando a Villani, Forza Italia e alla maggioranza, invitandoli a votare, compatti, l'annullamento delle due delibere, sottolineando che in tempi di dissesto economico le norme devono salvaguardare gli equilibri di bilancio, che sarebbe stato necessario cambiare il regolamento molto prima e che la Corte dei Conti interviene nel caso in cui non ci si attiene alle norme imposte sul dissesto (tra cui le aliquote al massimo).

Segue l'intervento dell'opposizione con il consigliere Mario Giordano che parla di un “teatrino" di cui la nostra città non ha bisogno, che è palese che la maggioranza non c'è più e che non è possibile amministrare senza di essa. La rottura con Forza Italia è, ora, netta.

La parola, poi, passa nuovamente alla maggioranza, con il Consigliere Vincenzo Giagnorio (Forza Italia) che dice che non sono stati i cittadini ad aver provocato il dissesto e non meritano questo teatrino, ma meritano che qualcuno faccia il possibile per cercare di “alleviare” un po' la tassazione (al massimo) che si è venuta ad applicare. Giagnorio, condivide l’analisi del Consigliere Villani - nel ricercare e suggerire le risorse occorrenti per coprire il mancato incasso dei 100.000 euro per le detrazioni Tasi e Tari - infatti, tenendo solo conto alcune entrate che possono essere, da subito, incamerate dal comune si recupererebbero già 236.000 euro (circa), senza considerare le entrare ancora presumibili di Soget ed altro. Se nello scorso consiglio comunale, quando Forza Italia aveva proposto gli emendamenti alle delibere in questione, fosse venuto fuori che occorreva prima modificare il regolamento, certamente si sarebbe provveduto a farlo o a richiederlo, ma queste sono competenze dei dirigenti e degli impiegati comunali dato che, durante l’anno, svolgono decine di corsi di aggiornamento, rincara Giagnorio. Noi siamo politici, aggiunge il Consigliere di Forza Italia, e più che dare suggerimenti e proporre emendamenti non possiamo fare altro, infatti è cio che è stato fatto dal consigliere Villani e dell’intero gruppo di Forza Italia. Spettava poi all’ufficio prevedere nuovi capitoli di bilancio per incamerare queste somme dichiarate da Villani poc’anzi. Mentre invece il dirigente, che può dare parere sfavorevole ad un emendamento, ma motivandolo, ha semplicemente detto che non era d'accordo a quelle modifiche perchè non ci sono adeguate risorse finanziarie per coprire il mancato incasso. Per me, questo, non è un parere adeguato, conclude Giagnorio.

Conclude il ciclo di interventi il Consigliere Matteo La Torre (ex Oppure Voi, ora in Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale) che precisa, con poche parole, che il suo partito non vuole dare problemi all’Amministrazione e si augura che il Sindaco continui a governare con questa o anche con un “rimpasto” nella maggioranza.

Dopo gli interventi, in un'atmosfera segnata dall'evidente spaccatura in atto, si passa alla votazione:

Il Sindaco, il presidente Domenico Fallucchi e i Consiglieri di maggioranza Antonietta Tiscia e Michele Cursio, oltre a Pierpaolo Mascione, "ribelle" di Oppure Voi, anche lui ormai in rotta con la linea della Lista civica del Sindaco votano a favore degli accapi proposti (l'annullamento in autotutela delle due delibere), insieme a Matteo La Torre e Cecilia Villani (quest'ultima soltanto nella prima delibera Tari) e ai Consiglieri di opposizione Mario Giordano, Rosario Marrocchella e Valentino Altieri. Contrari, invece, Giovanni Villani, Giuseppe Ritoli, Vincenzo Giagnorio e Luca Maruzzi di Forza Italia, mentre si astiene Enzo Marinacci per la minoranza. Sono assenti, invece, per motivi personali e lavorativi, Matteo Vocale e Mario D'Ambrosio, Consiglieri di opposizione (Partito Democratico).

Da Palazzo Fioritto, Gualano e la sua giunta escono basiti, nonché ancora più deboli politicamente. L'inaspettata spaccatura è un messaggio forte di Forza Italia. Gualano ha comunque preso atto della batosta, ringraziato anche i Consiglieri di opposizione per il senso di responsabilità dimostrato nel votare a favore dell'annullamento, ma ha lasciato l'aula consiliare senza però annunciare le proprie dimissioni.

Alea iacta est. Sarà un weekend bollente per il Sindaco e la sua maggioranza. Resta da capire cosa avrà in mente di fare Pierpaolo Gualano. Gli scenari sono comunque diversi: potrebbe dimettersi, prendendo atto dello “rottura”, quasi irreparabile, con Forza Italia e uscirne a testa alta.

Potrebbe far partire un “rimpasto” di governo: operazione, comunque, molto complessa al momento, in quanto a votare contro non sono stati i suoi Assessori, ma i Consiglieri di Forza Italia. Infatti, non è da escludere che anche in un futuro prossimo, questi potrebbero continuare ad andargli contro, costringendolo alle dimissioni già nel prossimo consiglio comunale - e sancire la fine dell'Amministrazione Gualano - poiché, entro fine mese, incombe l'approvazione del bilancio di previsione 2015, già in forte ritardo.

Inoltre, potrebbe cercare di ricucire lo “strappo” con Forza Italia, cercando di portare a termine il suo mandato, fino al 2017.

E potrebbe, infine, cercare un'improbabile “alleanza” - che risulterebbe al quanto spuria politicamente, nonché una scelta azzardata in considerazione del proprio elettorato - con una delle minoranze in Consiglio, probabilmente con Valentino Altieri.

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