Forza Nuova esprime un forte disgusto per l’esclusione dei cittadini nella scelta dei membri del consiglio provinciale, la quale verrà effettuata dai politici locali eletti dalle solite clientele. Ormai è palese che la finzione democratica di questa dittatura dei partiti sta toccando il punto più basso rendendosi sempre più spavalda ed arrogante. Una sedicente democrazia che prescinde dal voto dei cittadini continuando a definirsi tale è da considerarsi un vero e proprio insulto all’intelligenza di tutti quei cittadini, che anziché essere tutelati e ben amministrati dalla classe politica si ritrovano sempre come gli unici che vengono puntualmente sacrificati e umiliati per gli orrori della politica.
La sovranità popolare tanto pomposamente pontificata nella costituzione è percepita, a ragione, come una odiosa presa in giro specialmente ora in questi tempi di crisi nera dove i politici sembrano ignorare le condizioni reali dei cittadini blaterando delle classiche promesse da Pinocchio irrealizzabili.
Le elezioni per il consiglio provinciale, ovvero, politici che votano altri politici, rappresentano un vero e proprio incesto parassitario compiuto quasi di nascosto ai cittadini che in un modo o in un altro subiranno le conseguenze di tali scelte che sicuramente non saranno per nulla effettuati tenendo conto del valore delle persone ma sicuramente sarà giustificato solo da finalità clientelari.
Per Forza Nuova, comunque, è totalmente sbagliata l’abolizione delle province, in quanto esse sono funzionali e vicine alle esigenze del cittadino e del territorio. Forza Nuova è l'unico movimento che ha avuto il coraggio di mettere nero su bianco sul proprio programma politico la necessità dell'abolizione dell'istituto regionale: apparato inutile, ridondante e costoso, che non rispecchia la tradizione storica e geografica italiana.
Il Coordinatore di San Nicandro Michele Giagnorio