Sedute deserte del Consiglio comunale, la denuncia del PD

"La città perde tempo dietro le beghe interne alla maggioranza"

«Lo sceneggiato che ha visto come location l'ultimo Consiglio comunale avrebbe del ridicolo, se non fosse che da ridere non c'è proprio nulla, data la situazione in cui versa la città». Così una nota della segreteria del Partito Democratico di San Nicandro Garganico, che denuncia quanto accaduto nell'ultimo consiglio comunale a causa dello scontro tra due pretendenti consiglieri Michele Cursio ed Emanuele Pettellino, per un errore dell'Ufficio elettorale.

«La manifesta incapacità politica del sindaco e dei "soloni" della sua maggioranza - continuano da Pozzo Bove - viene alla luce, in tutta la sua nitidezza, nella triste vicenda che vede contrapposte due liste della stessa coalizione del sindaco Gualano, la Lista Schittulli e San Nicandro 2.0, che per un seggio da consigliere comunale si sono viste costrette a menarsele di santa ragione, a suon di ricorsi e controricorsi ai giudici dei tribunali amministrativi. Questo accade quando non ci sono basi politiche solide che permettano di mediare in maniera adeguata, facendo anche in modo che, in una stessa maggioranza che ha uno stesso programma politico e un sindaco come garante, non sia importante se uno faccia il consigliere, piuttosto che l'assessore, o ricopra un ruolo politico di altra natura, se si lavora tutti per un unico obiettivo.

Così, si è assistito alla convocazione di un Consiglio comunale che, nonostante avesse all'ordine del giorno punti vitali per la città, come il Piano del Commercio, la nomina del consigliere mancante all'ASP Zaccagnino e la convenzione per la segreteria comunale che permetterebbe un risparmio alle casse dell'Ente, è andato deserto in prima convocazione perché la maggioranza, intenta a risolvere i suoi problemi di bassa lega, non si è presentata, senza nessun preavviso ufficiale e in aperta mancanza di rispetto verso i consiglieri di minoranza.

In seconda convocazione, invece, i solerti consiglieri di maggioranza si sono presentati solo per rinviare nuovamente il tutto ed evitare che il Consiglio fosse condotto dalle minoranze che garantivano il numero legale. Così la città perde tempo, per stare dietro alle beghe fratricide di un'amministrazione che si rivela sempre più incapace ed immobile e sorda, per mero "razzismo" politico, alle proposte che vengono anche da questa parte, alla faccia della "collaborazione" e della "responsabilità" sventolate ai quattro venti.

Il Partito Democratico, sia chiaro - conclude la nota - si pone con equidistanza tra i diritti e le legittime azioni dei consiglieri Cursio e Pettellino e delle relative liste di appartenenza. Ma ci chiediamo in che modo, una maggioranza che non riesce a risolvere problemi ridicoli come quello per un voto tra le due liste, possa affrontare l'enorme responsabilità di una città in dissesto finanziario. Non sarà mai troppo tardi quando vorranno dimostrarcelo».

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