E' previsto per oggi alle 18,30 l'inizio del Congresso locale del Partito Democratico, in cui sarà eletto il nuovo segretario cittadino e il circolo si esprimerà sul segretario provinciale, scegliendo tra i candidati Michelangelo Lombardi e Raffaele Piemontese.
Sono in molti ad interrogarsi sulla eventuale nuova leadership della sezione di Pozzo Bove, mentre voci di corridoio accreditate riferirebbero di una riconferma del segretario uscente e capogruppo in Consiglio Comunale Matteo Vocale, attorno al quale le varie anime del partito sarebbero riuscite a trovare la quadra e che proprio due giorni fa ha affidato ad una nota sul Congresso l'annuncio della sua ricandidatura.
Una disponibilità richiesta da più fronti «che per senso di responsabilità e per gratitudine - dichiara il segretario uscente - non posso che mettere ancora sul tavolo come candidatura alla segreteria del circolo. Sarà meno arduo, dopo due anni di esperienza al vertice, - scrive Vocale - impersonare la sintesi degli amici e dei compagni che, nonostante tutto, spendono ancora del tempo della loro giornata a Pozzo Bove».
E mentre annuncia il suo stostegno al congresso nazionale per la candidatura di Matteo Renzi, Vocale non risparmia un elegante sfogo sulla situazione del PD di Capitanata, dove a detta del segretario di Pozzo Bove, si starebbe consumando «una delle solite lotte tra elefanti, al centro della quale i circoli di periferia rischiano di rimanere schiacciati». La critica dura è al sistema delle tessere, che ancora una volta secondo Vocale assume «i contorni della ripugnanza e che offre il peggiore demerito ai circoli di periferia, soprattutto quando molti di questi siano oltremodo attivi ed elettoralmente luminosi, nel buio generale del contesto provinciale degli ultimi anni, in cui a farla da padrone, al netto dell'astensionismo, è stato puntualmente il centrodestra e quello di matrice più berlusconiana».
Così, dunque, Matteo Vocale spiega un tesseramento "ordinario" e senza affanni e la sua difficoltà a schierarsi da subito sull'uno o l'altro candidato alla segreteria provinciale, pur stimandoli entrambi, e a dare una linea ad amici e compagni di piazza Enzo Fioritto, a cui sarà lasciata piena libertà di scelta, facendo attenzione a capire «in che misura, ad esempio, i candidati alla segreteria provinciale e i loro sponsor piccoli e grandi - scrive il segretario nella nota che ha riscosso l'apprezzamento di molti big del PD foggiano - intendono riorganizzare e innovare il PD di Capitanata, se considereranno i circoli di "periferia" come dei valori aggiunti da sviluppare e far crescere o come bancomat elettorali da cui attingere solo voti e preferenze. Se e in che misura guarderanno più alle iniziative politiche, ai nuovi fermenti di idee e risorse umane, al consenso popolare, oppure ai pacchetti di tessere e ai crescenti episodi di vassallaggio. Se e in che misura vorranno riferirsi sempre e puntualmente alle istituzioni politiche dei circoli, democraticamente elette e designate, oppure a loro affiliati, presunti ed effettivi, che esibiscono portafogli di voti che poco o niente hanno di politico ma che, al contrario, concimano personalismi e gerarchie per nulla "democratiche". Se e in che misura, infine, vorranno fare del tema della legalità un aspetto centrale e imprescindibile, soprattutto alla luce del recente saccheggio dei presidi giudiziari».
Al congresso, come è tradizione a Pozzo Bove, sono stati invitati i segretari di tutti i partiti della città, a cui oggi sarà data, in fase di apertura, la possibilità di dichiarare il proprio rapporto e le aspettative rispetto al PD locale. Seguirà la discussione delle relazioni dei candidati segretari, mentre domani avverrà la votazione per il segretario cittadino e quello provinciale. Una probabile riconferma, salvo sorprese dell'ultimo minuto, in un congresso con mozione unitaria, per il segretario uscente, che sembra godere, tra i tanti, anche dell'appoggio incondizionato dell'ex sindaco Costantino Squeo e del candidato sindaco alle scorse amministrative, Mario D'Ambrosio, consigliere comunale e portavoce delle forze di centrosinistra.