Si sono appena concluse le operazioni di scrutinio del seggio unico per le Primarie del centrosinistra a San Nicandro Garganico. Su 356 votanti, a fronte dei 430 del primo turno, il segratario Pierluigi Bersani ha ottenuto il 72% con 259 voti, mentre il sindaco di Firenze si attesta al 27% con 97 preferenze.
In definitiva, Bersani ottiene 54 voti in più del primo turno, mentre Renzi aumenta di 19. Significativo dunque l'apporto dei sostenitori di Vendola al primo turno, dei quali avrà votato poco più della metà regalando anche qualche preferenza al rottamatore.
Qualche polemica è scaturita dalla presentazione al voto di alcuni iscritti tramite il sito www.domenicavoto.it, sprovvisti però di certificato elettorale. «Dal Comitato provinciale per le Primarie - precisa il presidente del seggio Nicandro D'Apote - sono stati tassativi nel dirci di non accettare nomi non presenti in lista e, quindi, non approvati dallo stesso organo di garanzia». Su 802 nuove richieste in tutta la provincia di Foggia infatti, sono stati accettati solo 9 nominativi, la cui domanda era corredata, come da regolamento, da valide certificazioni che attestavano l'impossibilità di registrarsi nel periodo dal 4 al 25 novembre.
«Nonostante i numeri bassi, sintomo della grave situazione locale a seguito della crisi di governo cittadino - è il commento del segretario del PD Matteo Vocale - ci siamo attenuti al dato nazionale nelle percentuali di voto e, credo, nel risultato. Dopo aver deciso chi sarà il candidato premier del centrosinistra - ha concluso il segretario - i sannicandresi saranno chiamati, ma stavolta a grandi numeri, a decidere il futuro della propria città, nell'impcrocrastinabile necessità di rompere alcuni schemi una volta per tutte».
Staff sannicandro.org