Bilancio preventivo: Monte al capolinea?

Annunciato il voto contrario del PD. Restano nodi da sciogliere in maggioranza

Lunedì 19 novembre, se si riuscirà in prima convocazione, oppure il giorno seguente in seconda, a San Nicandro Garganico si deciderà il destino dell'Amministrazione Monte, chiamata a far votare al consesso cittadino il suo Bilancio di previsione, entro i termini limite ammoniti dal Prefetto. All'accapo originario, il presidente del consiglio Nazario De Luca ha aggiunto due accapi aggiuntivi: la rideterminazione delle tariffe TARSU e il Piano di Rientro, già inviato con la sola firma del sindaco alla Corte dei Conti e fortemente criticato dal PD.

E proprio ieri sera il PD ha riunito gli stati maggiori, decidendo che non voterà l'accapo. «In una situazione del genere, le decisioni vanno prima condivise, solo poi si invoca la responsabilità di tutti - è quanto ha dichiarato il Segretario Matteo Vocale - Non si può votare un documento che dovrebbe essere il tratto distintivo di una maggioranza, o presunta tale, e di cui non si conosce l'anima politica e dunque programmatica.

Se la maggioranza non avrà i numeri per approvare il preventivo - chiosa il segretario - è chiaro che non ci sono i presupposti per andare oltre né, tantomeno e lo ribadiamo, per stampelle di sorta che non gioverebbero a niente e a nessuno. Ci auguriamo - ha concluso - tutte che le forze responsabili in Consiglio comunale decidano di ben valutare lo stato dei fatti».

E resterebbero tanti i nodi da sciogliere nella stessa maggioranza. La situazione, infatti, è piuttosto compromessa tra quelli, come Loris De Luca e Stefania, che potrebbero non votare il bilancio e i sostenitori del partito del dissesto, come Valentino Altieri, che si è detto propenso alla bancarotta nel consiglio sulla debitoria tenutosi il 12 scorso.

Né si conosce cosa ne pensino Giovanditto, Bortone e Vocino, che più di una volta hanno preso le distanze pubblicamente dal sindaco. Il primo, allo scorso consiglio, ha pronunciato una sorta di filippica contro la politica e i partiti, senza nascondere un certo livore per la situazione creatasi.

Al sindaco Monte, in definitiva, basterebbero 8 consiglieri per tirare avanti. In alternativa, come già annunciato dal Prefetto, il commissario è dietro l'angolo, con il compito di condurre la macchina fino alle elezioni della prossima primavera.

Staff sannicandro.org

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