Sembrava non se ne dovesse parlare per ora, e invece, tra gli ultimi della provincia in ordine di tempo, il congresso cittadino del Partito Democratico si celebrerà sabato 19 e domenica 20 dicembre.
Evidentemente, il tempo impiegato dal circolo per giungere ad una soluzione, culminato nell'assemblea e nel coordinamento della scorsa settimana, è servito a ragionare sistematicamente circa gli obiettivi futuri.
Se è vero che, in perfetta aderenza ai vari livelli del partito di Bersani, anche il PD sannicandrese ha avuto fasi difficili evidentissime, che si sono ripercosse sulla stessa amministrazione e hanno visto il loro epilogo nell'alternanza Bersani-Franceschini tra la convenzione provinciale e le primarie nazionali e regionali, i quadri dirigenti sembrano, oggi, aver ritrovato una posizione unitaria e condivisa.
Unica la mozione presentata, unico l'intento propositivo: "il rilancio del partito - fa sapere il segretario uscente Gianbattista Zaccagnino - in un'ottica di programmi ampiamente e unanimamente condivisi, per ristabilire quella forza di squadra innovativa che risultò vincente quel 12 giugno 2006".
Il candidato alla segreteria, che con la sua squadra sarà presentato all'assemblea congressuale, è Riccardo Tricarico, da sempre, notoriamente e in pectore, l'uomo numero due dell'amministrazione Squeo, il più strenuo conduttore di quel 'rigore' amministrativo che sta permettendo, pur nella bufera generale, il risanamento delle casse comunali.
E 'coperta e allineata', come direbbe qualche compianto padre del PCI sannicandrese, la sezione è pronta a rinnovare la fiducia a Paolo Campo, l'invincibile sindaco di Manfredonia, che 'in viaggio' verso la segreteria provinciale, ha 'benedetto' Angelo Riccardi per la corsa al comune del golfo.
I lavori congressuali avranno inizio domani, alle ore 17,00, con la presentazione della mozione, mentre proseguiranno per tutta domenica, a partire dalle 10,00, con la discussione dell'assemblea e la conclusione dei lavori per l'elezione del nuovo segretario.
Stando alle prime indiscrezioni, Tricarico vorrà, nella squadra dei dirigenti di partito, il ritorno di uomini aventi attualmente incarichi amministrativi.
Una scelta che potrebbe rivelarsi valida, se si considera che all'indomani delle elezioni del 2006, l'intero gruppo dirigente che portò alla vittoria di Squeo, si vide catapultato in giunta, lasciando nel partito un vuoto traumatico che gettò in compartimenti stagni la giunta, il gruppo consiliare e il partito stesso.