Doppia stangata per il sindaco di San Nicandro Garganico Vincenzo Monte, al Consiglio comunale di ieri sera, venerdì 11 maggio, da parte della maggioranza che governa insiema a lui da quasi un anno, dopo che il neo vicesindaco Costantino Cirelli è stato costretto a ritirare una mozione e dopo l'abbandono dell'aula di buona parte dei consiglieri afferenti all'amministrazione comunale, sull'accapo delle Commissioni consiliari.
Un consiglio cominciato con la surroga dei consiglieri Carmine D'Antuono (Lista Uniti per Sannicandro), rimpiazzato da Vincenzo Pio Giovanditto e Lellino Ciavarrella (PDL) sostituito da Antonio Berardi, e proseguita con l'inversione di alcuni accapi richiesta dal consigliere Michele Caruso (UDC), con l'intento di procedere subito alla disamina del punto riguardante l'adesione all'impianto complesso che si vorrebbe fare a San Severo.
Accapo su cui il vicesindaco Cirelli e il consigliere Loris De Luca hanno presentato una mozione per temporeggiare sull'adesione, perché, ha spiegato il vicesindaco «tale adesione all'impianto di San Severo potrebbe indebolire la nostra posizione anche davanti al TAR». Inoltre, ha spiegato il vicesindaco «non è escluso che anche le spese di progettazione di quell'altro impianto, ammontanti a circa 180 mila euro, ricadrebbero sul nostro comune, per cui valutiamo la soluzione di cedere prima la nostra progettualità a San Severo».
Dure le reazioni di alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione, in particolare l'intervento di Michele Caruso: «ce ne freghiamo dei 180 mila euro - ha dichiarato - perché la salute dei cittadini vale di più». L'accapo, che era stato il motivo di convocazione del Consiglio, è passato grazie ai voti dei 10 consiglieri (Caruso, Altieri, Bortone, D'Antuono ora sostituito da Giovanditto, Zuccaro, Vocino, Libero, Giordano, Ciavarrella ora sostituito da Berardi mentre Ciavarella Costantino era assente), votazione che ha sancito la sonora bocciatura della soluzione del vicesindaco.
Votato l'accapo aggiuntivo, sulla riperimetrazione del Parco tenendo conto delle aree contigue, dove la lista Caccia e Ambiente ha presentato una proposta di delibera contro il provvedimento, votata all'unanimità, il Consiglio è stato sospeso per qualche minuto sulle Commissioni consiliari, dopo che il capogruppo del PD Costantino Squeo ha annunciato di non partecipare alla votazione, ritendendo le commissioni «inutili e dispendiose date le condizioni in cui versa il comune», facendo leva sulla indennità di gettone di circa 13 euro lordi prevista per ogni seduta.
Sospensione che non porta a nulla: nessun accordo nemmeno nella maggioranza, parte della quale propone di rinviare gli accapi. Proposta che passa grazie ai voti tutta l'opposizione e di De Luca Nazario, De Luca Loris, Stefania e Marrocchella della maggioranza.
Il Consiglio viene quindi rinviato su proposta dei consiglieri di opposizione Giordano e Squeo in quanto «occorre fare chiarezza all'interno della maggioranza» dichiarano i due consiglieri, dopo che buona parte della maggioranza (Altieri, Giovanditto, Zuccaro, Caruso, Bortone e Vocino), in disaccordo per il rinvio delle commissioni, si alza e abbandona l'aula.
Dura la replica del sindaco: «non comprendo come, date le gravi condizioni in cui versa il Comune, ci possa essere tanta irresponsabilità. Quella di questa sera - ha chiosato Vincenzo Monte - è stata una scelta da incoscienti che non potrà non avere un'unica conseguenza domani stesso».
Sembra chiaro, dunque, il riferimento a probabili dimissioni del sindaco che, secondo persone a lui vicine, sarebbe contrariato al limite per le continue beghe interne alla maggioranza di governo, omai divisa almeno in due fila. Una divisione che trova solo un pretesto sulle commissioni consiliari ma che, in realtà, si centrerebbe su alcune scelte del primo cittadino, prima fra tutte la nomina del vicesindaco Cirelli. Sarà la mattinata di oggi a sancire la decisione del sindaco Monte che, ritengono in molti, non farà nessun passo indietro.
Staff sannicandro.org