Sulla vicenda dei Trentasettisti, che in queste ore stanno manifestando per scongiurare lo sfratto previsto per il prossimo 8 marzo, è intervenuto il Partito Democratico di San Nicandro Garganico, con una nota a firma del segretario Matteo Vocale che butta le mani avanti per scongiurare che la vicenda diventi ancora una volta strumento di guerriglia politica.
«Ancora una volta - si legge nel cominicato stampa di questa mattina - i Trentasettisti dell'ASP Zaccagnino si trovano a subire l'ennesimo affondo di una scelta scellerata, a cui furono indotti quindici anni fa da una certa politica avvezza alla faciloneria e al dispregio delle leggi, pur di raccattare consensi politici di carta velina.
Oggi, per la seconda volta - è l'analisi dei Democratici - si pone un problema politico duplice: da un lato evitare che i conduttori di quei terreni rimasti insolventi, al di la di tutto, restino alla porta e, con essi, le loro famiglie e gli operai. Dall'altro la necessità urgente che l'Ente non perseveri nemmeno un giorno in più in una situazione che, riguardo alla gestione di quei fondi agricoli, è evidentemente deficitaria. Il Partito Democratico, per sua vocazione, è sempre stato e rimane dalla parte dei lavoratori e di chi, in quelle terre, ha prodotto per se e per la comunità cittadina della quale i terreni restano patrimonio e, nel contempo, è persuaso dalla necessità di tutela da parte dell'Ente.
Ritenendo che la politica, che già istigò il "peccato originale" all'epoca, debba fare un passo indietro, - conclude Vocale - auspichiamo vivamente un confronto leale e risolutivo, che tenga conto delle richieste e delle necessità di entrambe le parti, anche attraverso una verifica di legalità delle eventuali soluzioni transattive ancora possibili, al fine di consentire il più sereno e oggettivo epilogo della vicenda nell'alveo inappellabile delle leggi e delle norme giuridiche».
Staff sannicandro.org