Il segretario dei Cristiani Uniti scrive al Sindaco

Colucci: "L’unico sbocco possibile sarebbe il commissariamento del Comune"

Cristiano Uniti, per conto del segretario di sezione Raffaele Colucci, si è reso protagonista in questi ultimi giorni dei tanti sussurrati, ma mai confermati fino a questo momento, scricchiolii nella maggioranza.

Il segretario ha infatti scritto una lettera rivolta al sindaco Vincenzo Monte dove esprime le proprie perplessità riguardo il modo di amministrare il Comune, a cui è ovviamente seguita una breve e concisa risposta da parte del sindaco.

«Ho saputo che Lei - esordisce la lettera di Colucci rivolgendosi al primo cittadino - senza in formare i Partiti della maggioranza, ha proceduto alla firma dei decreti di nomina di nove Dirigenti, gli stessi a suo tempo nominati da Costantino Squeo, con la sola eccezione del sig. Vincenzo Augello il quale, evidentemente, non può vantare il sostegno di parenti influenti o di un Partito».

«Le rammento – è l’accusa del segretario dei Cristiani Uniti – che fu Lei stesso a sollecitare i Partiti della coalizione che l’ha fatta eleggere, a pronunziarsi sulla riorganizzazione degli Uffici e dei servizi. Due partiti dichiararono il loro assenso verbalmente alla mia proposta di riduzione a quattro dei dirigenti da nominare e quattro Partiti, come da Lei richiesto, Le fecero pervenire un documento comune debitamente sottoscritto. L’etica politica vuole che la decisione della coalizione sia prevalente sul Sindaco, come lo sono il Parlamento sul Presidente del Consiglio e i Consigli provinciali e regionali sui rispettivi Presidenti e che questi ultimi, ove non vogliano attenersi alla decisione collegiale, hanno una sola cosa da fare: dimettersi. Lei invece convoca i partiti, fa promesse, assume impegni formali e poi, quando glielo ordinano i suoi ‘consiglieri personali’, fa marcia indietro, incurante delle pessime figure che sta collezionando da sette mesi a questa parte».

Colucci nella sua lettera ricorda a Monte le promesse fatte alla cittadinanza nel suo programma come la rimessa in ordine delle finanze comunali evitando sperpero di denaro pubblico e il dar via ad una struttura organizzativa agile, operativa e libera da ‘scorie’ e posizioni di potere.

«Che farà per il prossimo Bilancio di previsione? - è la domanda di Colucci sulla questione dei debiti - Inserirà anche Lei, come i suoi predecessori, fra le poste di bilancio presunti introiti derivanti dalla vendita di beni comunali che da anni vengono messi in vendita e che nessuno ha mai voluto comprare? Sarebbe un Bilancio di previsione falso, che l’Assessore e i Consiglieri dei CU non voteranno mai» afferma deciso il segretario.

«A quel punto l’unico sbocco possibile sarebbe il commissariamento del Comune - è la soluzione di Colucci - Con l’amministrazione controllata la popolazione capirebbe ciò che Lei, nonostante le mie ripetute sollecitazioni, non ha mai avuto il coraggio e il buonsenso di dire ad essa».

«Deponga la Sua ingiustificabile superbia - conclude infine Colucci - e rispetti la volontà espressa dai Partiti e dai consiglieri della maggioranza. Io l’ho sostenuto finora unicamente perché mi dispiace riconsegnare il Comune a chi ha provocato il dissesto o lo ha aggravato. Però ogni pazienza ha il suo limite ovvero "ogni limite ha la sua pazienza", come diceva il grande Totò, e Lei sta per oltrepassare quel limite».

Il segretario dei Cristiani Uniti dichiara anche di non partecipare più alle riunioni per non perdere tempo di ascoltare «impegni che non sarebbero mantenuti a distanza di un quarto d’ora».

A questa lettera è seguita la risposta del sindaco Monte, una risposta breve, concisa e forse anche provocatoria: «Io penso che sia giusto che quando viene a mancare la fiducia, uno abbia il coraggio di ritirare i propri consiglieri ed il proprio assessore e di andare all’opposizione».

Staff sannicandro.org

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