Approvato il bilancio consuntivo 2010 con i voti della sola maggioranza, astenuti i due consiglieri Pd (l'ex sindaco Costantino Squeo e Mario D'Ambrosio), mentre non hanno partecipato al voto i consiglieri del centrodestra (Costantino Ciavarella e Nicola Ciavarrella del Pdl e Mario Giordano dei Popolari per il Sud) assente Vincenzo Libero.
Superato, dunque, lo scoglio del rendiconto finanziario 2010 che registra un disavanzo di poco più di 5 milioni e 800 mila euro. La maggioranza di centro ha votato compatta, coerentemente con la scelta di scendere in campo nella consapevolezza di subentrare in una situazione finanziaria fortemente critica, ampiamente manifestata dalla precedente amministrazione di centrosinistra.
Una debitoria che viene da lontano, si è ribadito in consiglio, tamponata dal centrosinistra con operazioni di risparmio e risanamento, ma non risolta definitivamente per mancanza di risorse che, evidentemente, non possono provenire dalla gestione ordinaria che, ora priva pure dei trasferimenti statali, forse avrà difficoltà a garantire persino la sopravvivenza.
Un disavanzo che registra una certa consistenza dal 2007, "da quando si è fatto ordine nei conti, depurandolo di poste fittizie utilizzate dalle amministrazioni precedenti" ha sottolineato l'ex sindaco Squeo che, replicando alle perplessità sui conti del consigliere del Pdl Costantino Ciavarella, ha sentenziato che "il centrodestra locale non è legittimato a dare pagelle a nessuno per le scelte dissennate operate durante la sua gestione, prima fra tutte quella della fiscalità.
Alla "operazione di pulizia" dei conti avviata dal centrosinistra aveva fatto riferimento anche l'attuale assessore Vincenzo D'Antuono, che però non ha mancato di far notare che all'attuale disavanzo andrà aggiunto anche il sicuro incremento, nel rendiconto del prossimo anno, di circa 1 milione e 500 mila euro, per il mancato recupero dei tributi riscossi per il comune dalla fallita Tributi Italia (ex San Nicandro Tributi) che ne aveva in gestione la riscossione prima che le venisse revocata nel 2009.
"Tribuno" del centrodestra, alle accuse ha replicato Mario Giordano, che, nell'ammettere le "operazioni di maquillage" sui residui operate nei loro bilanci (termine da lui stesso usato anche in altre occasioni) ha bollato come altrettanto fittizie le iscrizioni in bilancio delle alienazioni dei beni comunali fatte dal centrosinistra: "Se prima si giocava sui residui, poi si è giocato sulle alienazioni che non si faranno mai - ha replicato -. L'amministrazione di centrosinistra non ha fatto nessun passo avanti."
E sul bilancio si è innescato, com'è ovvio, il dibattito politico in una seduta dell'assise municipale fino a quel momento piuttosto tranquilla, in un confronto dialettico tra metodi e sistemi di gestione tra le precedenti amministrazioni di centrodestra e centrosinistra, con l'attuale amministrazione di centro spettatrice delle schermaglie sulle scelte diverse, che tuttavia, alternativamente, sono state condivise in passato anche da diversi suoi elementi.
Sottolineato da più rappresentanti della maggioranza il senso di responsabilità nell'approvazione di un rendiconto finanziario che non appartiene all'attuale amministrazione, in quanto riferito alla precedente gestione di centrosinistra e l'opportunità che i rappresentanti di quella parte politica lo votassero, il capogruppo Pd Squeo ha motivato politicamente la loro astensione con la mancata condivisione da parte dell'attuale amministrazione, delle scelte strategiche importanti per la città, mentre il sindaco Monte, spegnendo ogni polemica con e tra le opposizioni ha chiosato: "Che la situazione economica sia grave è chiaro a tutti, ma io non voglio muovere critiche alle precedenti amministrazioni, bensì guardare avanti. Abbiamo delle idee su come tentare di trovare la strada per venir fuori da questa situazione; la precedente amministrazione aveva puntato sull'impianto complesso, noi speriamo di trovare altre strade per reperire risorse e creare sviluppo".
Anna Lucia Sticozzi per La Gazzetta del Mezzogiorno