Attesissima riunione, quella di ieri sera, nella sezione di Pozzo Bove del Partito Democratico di San Nicandro Garganico, con all'ordine del giorno un accapo di peso: la proposta del sindaco Vincenzo Monte di assegnare la presidenza del Consiglio comunale all'ex sindaco Costantino Squeo.
Il responso, formalizzato solo in giornata, è arrivato informalmente già nella tarda serata di ieri, con una dichiarazione netta dell'ex primo cittadino e candidato sindaco del centrosinistra escluso dal ballottaggio: «Il PD - ha dichiarato Squeo, che ama da sempre definirsi uomo di partito - ha scelto la strada del dialogo, oggi non ci sono le condizioni politiche per ricoprire cariche istituzionali».
Una scelta in parte attesa, che ha seguito alla lettera l'impegno assunto già prima del ballottaggio da Squeo a nome del centrosinistra locale. «Non abbiamo ambizioni a cariche e poltrone - aveva dichiarato l'ex sindaco nel suo comizio-testamento - la nostra è un'indicazione politica di voto, l'appello ad una scelta di civiltà». Lo stesso Squeo, inoltre, aveva dichiarato l'assoluta indisponibilità personale ad acquisire cariche istituzionali.
Le ragioni del "meglio di no" sono affidate ad un comunicato stampa del PD, diramato nel pomeriggio: «Il Circolo cittadino del Partito Democratico - si legge nella nota - nel prendere in seria considerazione l'ipotesi di designare Costantino Squeo alla carica di Presidente del Consiglio comunale, formulata dal Sindaco della città Vincenzo Monte, ritiene di continuare nel percorso intrapreso che risulta essere indirizzato verso una politica di dialogo costruttivo nei confronti della coalizione di centro che guida il nostro Ente. Un dialogo aperto, ma nello stesso esigente sui punti che maggiormente hanno qualificato la passata azione amministativa.
Lo stesso Circolo - precisano da Pozzo Bove - ritiene che l'attenzione e il dialogo ben si incastonano nel contesto politico nazionale che vede dispiegarsi sull'asse PD-UDC-Terzo Polo il baricentro intorno a cui costruire la vera alternativa per il Paese. A fronte di questo orizzonte di impegno e di senso politico si deve necessariamente prendere atto che, oggi, non sono ancora mature le condizioni politiche che possano far sì che il Pd, attraverso un suo consigliere, possa ricoprire un ruolo istituzionale così importante, qual'è la figura del presidente del consiglio comunale».
Sospiri di sollievo, nemmeno tanto velati, sarebbero giunti, secondo voci di corridoio, dalla coalizione di Monte dove, peraltro, proprio ieri sera si sarebbe registrata una presa di posizione in aperto malcontento da parte della lista Caccia e Ambiente, una tra i tanti pretendenti proprio della presidenza del consiglio, carica sulla quale, insieme alla nomina del consigliere all'ASP Zaccagnino, è probabile si apriranno ora altri scenari.
Staff sannicandro.org