Dal 2020 andranno in pensione Tv e Decoder non HD

Cambia la modalità di compressione dei canali e la tecnologia di trasmissione

Il 2020 sarà l’anno del graduale passaggio al DVB-T2, il nuovo standard di trasmissione dei canali televisivi del digitale terrestre. I broadcaster inizieranno a spostare alcuni canali su frequenze differenti da quelle utilizzate attualmente e questo a partire dal prossimo mese di gennaio. Cosa cambia per l’utente? Nulla, a patto di lasciare attiva la re-sintonizzazione automatica del proprio tv/decoder.

A settembre i canali trasmessi oggi in MPEG2 saranno spenti e non più visibili. I vecchi TV non HD non saranno più in grado di ricevere alcun canale, stessa cosa per quanto riguarda i decoder digitali terrestri datati e non compatibili con la tecnologia HD. Questo perché verrà abbandonata l’attuale compressione dei canali a favore del nuovo HEVC. Presumibilmente sui canali 100 e 200 del digitale terrestre verrà inserito una sorta di “canale Test” che servirà proprio a verificare se il nostro Tv/Decoder supporta il nuovo standard televisivo. Se avete acquistato un televisore dopo il 1 gennaio 2017 non dovete preoccuparvi, è già compatibile con il DVB-T2.

Per quanto riguarda, invece, la tecnologia del DVB-T2 sarà attuata dal 1° aprile 2022 al 31 giugno 2022 nell’Area 4 Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche.

Sul fronte fibra in tecnologia FTTC mancano all’appello ancora tre armadi ripartilinea da attivare (zona via dei Greci, zona San Cristoforo e zona Cimetta) mentre per quanto riguarda il progetto Infratel, il quale prevede la fibra FTTH e FWA, lo stato dei lavori è in approvazione del progetto definitivo.

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