Dopo circa vent'anni di ritardi e trafile burocratiche tra il Comune di San Nicandro Garganico e l'Acquedotto Pugliese, finalmente il diritto ad avere acqua e fogna per le oltre cento famiglie che abitano la zona C 8 è una realtà. E' quanto comunica Antonio Gambuto, assessore comunale ai Lavori pubblici.
Lo scorso 17 giugno, infatti, è stato formalmente depositato il collaudo della rete da parte dei tecnici dell'AQP e già da lunedì i residenti possono formulare la domanda di allacciamento presso l'Ufficio zonale in piazza Fosse Ardeatine (ex Pretura).
«Si tratta di una delle tante situazioni di precarietà ereditate dagli anni passati - commenta Nino Gambuto - a cui l'Amministrazione Squeo ha posto rimedio con la sua testardaggine. Dopo circa vent'anni un intero quartiere ottiene un sacrosanto diritto».
Fino ad ora, infatti, le centinaia di residenti della zona andavano avanti con riserve di acqua e pozzi neri. L'iter fu avviato nel 2006 dall'allora Commissario prefettizio Pasquale Santamaria che accese un mutuo di circa 1 milione e 90 mila euro, per assicurare la messa in opera di lavori che, tuttavia, continuarono ad incontrare mille difficoltà.
A completamento delle opere e per la definizione del collaudo, quindi, la giunta Squeo stanziò 18 mila euro, contestualmente ad una transazione con l'AQP, creditore verso il comune di un debito di circa 516 mila euro: «Abbiamo da subito chiesto l'attivazione della rete in quella zona - spiega Gambuto - rateizzando metà del debito e transando l'altra metà con la messa a disposizione dell'AQP di locali comunali per costituire l'Ufficio zonale, che abbiamo ottenuto con successo nel nostro comune».
L'Ufficio zonale dell'AQP di San Nicandro Garganico, istituito nel 2008, è un distaccamento dell'Ufficio di bacino di San Severo e serve, oltre a San Nicandro, anche i comuni di Cagnano Varano, Poggio Imperiale e Lesina.
«Abbiamo risolto un problema atavico - conclude Gambuto - una storia su cui vorremo vederci chiaro e, ancora una volta, una vittoria della buona amministrazione e dei cittadini».