Domani si annuncia una giornata campale per l’ente Parco del Gargano. È infatti in programma un doppio appuntamento di peso dal punto di vista politico amministrativo per l’ente. Alle ore 15 la seduta della comunità del Parco (i 18 Comuni ricadenti in area Parco, più Provincia e Regione) convocata dal presidente Franco Tavaglione e alle ore 17 quella del consiglio direttivo (Claudio Costanzucci, Pasquale Coccia, Marco Lion, Massimo Monteleone, Francesco Riga e Michele Prencipe) indetta dal vicepresidente dell’area protetta Claudio Costanzucci.
Un doppio appuntamento decisivo per la governance dell’area protetta, almeno a giudicare dagli accapi presenti all’ordine del giorno. Su tutti spicca il Piano del Parco ancora in fase di approvazione finale (tocca alla Regione Puglia): sarà prima all’esame della comunità dei sindaci, chiamata a fornire il dovuto parere previsto dalla normativa; e subito dopo del consiglio direttivo per le determinazioni del caso. Il piano del Parco di recente è stato adeguato alla VAS, ovvero valutazione ambientale strategica, ma deve evadere ancora “gli ultimi metri” per tagliare il traguardo dell’approvazione finale, che spetta comunque alla Regione.
Il piano del Parco ed il piano pluriennale socioeconomico sono strumenti essenziali per dare le giuste direttive ad un’area protetta, come quella del Gargano, che sconta il fatto di essere una delle aree protette più antropizzate d’Europa: 200mila abitanti dislocati su 120mila ettari. Non un Parco qualsiasi, insomma e pertanto difficile da governare. Il fatto di essere a forte antropizzazione impone perciò la fondamentale necessità di dotarsi quanto prima del piano. Anche perché, altro particolare non trascurabile, l’ente ha da poco - giugno 2017- spento la candelina numero 22. Ed essere ancora senza uno strumento programmatico è, oggettivamente parlando, esiziale.
Ecco comunque in dettaglio gli accapi presenti all’ordine del giorno all’attenzione dei due organismi: la Comunità del Parco dovrà evadere cinque accapi, ovvero: approvazione del regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento della Comunità del Parco; parere sul Piano del Parco; determinazioni sul Piano pluriennale economico e sociale; sulla variazione al bilancio di previsione 2017; designazione dei due componenti della comunità del Parco in seno al consiglio direttivo (al posto dei seggi lasciati vacanti da Nicola Pinto e Rocco Ruo). Stessa quantità di accapi anche per il consiglio direttivo: determinazioni sul piano del Parco; piano pluriennale economico e sociale, dovrà licenziare; approvazione della variazione al bilancio di previsione 2017; riconoscimento del debito fuori bilancio Progetto LIFE+Natura Piana di Montenero; determinazioni in merito alla verifica-inesistenza di situazioni di soprannumero o eccedenze di personale, in relazione alle funzioni o alla situazione finanziaria dell’ente.
Francesco Trotta
fonte: ondaradio.info