Pronti per essere spesi, entro l’anno, 400 mila euro per il completamento e l’attivazione del museo di Grotta Paglicci, a Rignano Garganico. Come noto, lo stesso sito, che abbraccia l’intero arco della Preistoria (Paleolitico Inferiore, Medio e Superiore) è salito di recente alle cronache internazionali, per la scoperta tra i suoi reperti della farina di 32 mila anni fa e il contributo determinante all’individuazione dell’ “aplo gruppo M “del Dna. Ad accreditare la somma è stata la Regione Puglia, a seguito della presentazione del progetto esecutivo e della verifica documentale positiva richiesta dalla determinazione n. 208 del 6 ottobre 2015, a firma di Silvia Pellegrini, dirigente del Servizio Beni Culturali della Regione Puglia (Assessorato Industria Turistica e Culturale). Come noto, con la stessa era stato approvato l’elenco delle istanze presentate dai Comuni pugliesi partecipanti all’avviso pubblico per il finanziamento di interventi di recupero, restauro e valorizzazione dei beni culturali immobili e mobili di interesse artistico e storico, appartenenti ad enti pubblici locali territoriali.
A rendere nota la notizia è stato Michele Ciavarella, v.sindaco e delegato al ramo, che ci ha dichiarato a caldo: “Sono vivamente soddisfatto, perché con l’esecuzione di questo progetto finalmente potremo pervenire in tempi brevi all’agognato rilancio e valorizzazione non solo del museo, ma di tutti i beni e le suscettibilità posseduti a iosa dal paese: dolmen, Madonna di Cristo, vista panoramica, centro storico, Dolina Centopozzi, ecc. Per di più- ha egli continuato- muovendoci all’interno della strategia del Sac Gargano, contribuiremo ad accrescere il flusso turistico complessivo, con una notevole ricaduta di tipo economico ed occupazionale più consistente e a largo raggio”. Quindi, lo stesso personaggio, navigato politico ed amministratore di lungo corso (già primo cittadino, assessore alla Comunità Montana, ecc,) ha fatto sapere che i tempi esecutivi saranno assai stretti: entro giugno si perverrà all’appalto dell’opera, mentre a dicembre si prospetta il fine lavori e l’avvio della “governance” con personale qualificato. Anche in questo caso ci si muoverà in sintonia con l’Ente Parco del Gargano, la Regione Puglia, e la Sovrintendenza Pugliese, rispettivamente rappresentati da Stefano Pecorella, dall’assessore Loredana Capone e dall’ispettrice Anna Maria Tunzi , cui spetta il merito di aver impostato e preparato il progetto in questione.
Ad accelerare ulteriormente i tempi, ci penserà il Coordinamento degli Amici di Grotta Paglicci, diretto da Angelo Del Vecchio, che sta lavorando sodo sia sul versante pubblicistico (v.“storia di Grotta Paglicci” congiuntamente alla redazione di una apposito “vademecum” sulle suscettibilità del territorio ), sia su quello della comunicazione (incremento e ammodernamento del sito web: www.grottapaglicci.com, sia per la preparazione della giornata nazionale e forse anche internazionale sul tema in programma come noto il 13 agosto del c.a. Sul piano didattico un notevole contributo lo darà anche l’omonimo Centro Studi, guidato da Enzo Pazienza. Insomma con l’arrivo e l’utilizzo di siffatti fondi si potrà completare finalmente l’opera e inaugurare per davvero l’atteso Museo Paleolitico, rimasto bloccato ed inoperoso da vari anni, semmai con l’autorevole presenza dello stesso Ministro ai Beni Culturali, Dario Franceschini.
Fonte: statoquotidiano.it