Il gruppo di lettura "le parole raccontano" incontra Calaciura

Il gruppo e l'autore hanno parlato del nuovo romanzo "Io sono Gesù"

A neanche un mese dalla bellissima esperienza con Giuseppe Catozzella, abbiamo avuto l’onore e il piacere di ospitare un’altra importante penna italiana, Giosuè Calaciura, scrittore sopraffino e autore radiofonico di grande spessore, che nel nostro gruppo può contare su una fanbase agguerritissima.

Le aspettative erano quindi alte, e sono state tutte pienamente soddisfatte: Calaciura si è dimostrato persona amabilissima, disponibile, gioviale, che non si è risparmiata e che anzi, ha dialogato con noi per oltre un’ora, rispondendo con puntualità e partecipazione alle nostre domande e offrendo generosamente spunti e direzioni di lettura alternative.

Alte erano le aspettative anche per via del protagonista di questa storia: cosa poteva mai esserci di nuovo, di non detto, o di riscrivibile, nella vita di una delle figure più caratterizzanti eppure a suo modo più oscure della storia d’Occidente?

L’approccio è stato quindi di grande curiosità: ogni autore che abbia raccolto una simile sfida, lo ha fatto sviluppando una personale direttrice narrativa, non sapevamo davvero cosa aspettarci.

Prima grande novità, il registro linguistico: a sorprendere i lettori di Calaciura una scrittura meno labirintica, barocca, “mediterranea” di quella a cui l’autore di Borgo vecchio ci aveva abituati, che cede il passo ad un altro tipo di sperimentazione, destinata ad evolversi, come ci ha confidato l’autore, nel suo prossimo libro.

E poi la storia, nella quale stentavamo a riconoscere il profilo monumentale del Figlio di Dio così come ci è stato raccontato.

Io sono Gesù è innanzitutto la storia di un adolescente in cerca del proprio posto nel mondo, incapace di “divenire ciò che è” perché schiacciato dalle aspettative tanto elevate quanto dolorosamente incomprensibili di una famiglia non proprio tradizionale.

Gesù è un bambino e un adolescente narrato e sognato dai propri genitori, come lo sono stati e lo saranno tutti i bambini e gli adolescenti di questo mondo, come loro impegnato a fare i conti con questi scomodi abiti, e vengono subito alla mente le parole sagge di Danilo Dolci: “Ciascuno cresce solo se sognato”.

Il vero miracolo di Gesù, più della resurrezione e della tramutazione dell’acqua in vino, non sarà forse il riuscire a varcare il confine che separa il ragazzo sognato dall’uomo consapevole di sé?

Attenzione però, come ci ricorda Calaciura Io sono Gesù è anche un racconto d’avventura dai toni quasi picareschi, e questa è una chiave di lettura da non sottovalutare.

Non vogliamo svelare altro, Io sono Gesù è un libro da leggere con apertura e con nostalgia, sorprenderà riconoscersi nel tormento di un giovane adolescente e nella sua affannosa ricerca di identità, esperienza fondante e ineluttabile di ogni essere umano.

 

Le parole raccontano è un progetto che nasce innanzitutto dall’idea (e dall’esigenza) di fare rete tra i lettori e le lettrici di San Nicandro Garganico, creare momenti di incontro, condivisione e scambio. Partito quasi per gioco a fine 2019, ha dimostrato invece di resistere e anzi prosperare nel tempo, tanto che gli incontri sono continuati online con grande partecipazione quando non è stato più possibile farlo di persona, per impreziosirsi recentemente della partecipazione (a titolo puramente volontario) degli autori dei libri proposti, tradizione questa da poco inaugurata ma che intendiamo portare avanti e sviluppare in modi nuovi e coinvolgenti grazie alla passione e alla caparbietà dei nostri membri.

Alessandra GranaLe parole raccontano

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