Museo: il comune diffonde una nota pubblica

Squeo, 'Giù le mani dal Museo lo diciamo noi'

Il Comune di San Nicandro Garganico ha diffuso una nota circa la situazione corrente dei rapporti tra l'Ente e il Centro Studi Storici ed Archeologici del Gargano, gestore del Museo Civico, incorso in un'ordinanza di sgombero dei locali di Palazzo Fioritto per un mancato accordo tra le parti in vista di una regolamentazione definitiva richiesta dal Comune.

«La sezione Storica, Etnografica e della Civiltà Contadina del nostro Museo Civico  - si legge nel comunicato a firma del sindaco Costantino Squeo e affisso per la città - rappresenta un bene di inestimabile valore per la comunità sannicandrese grazie all’apporto di tanti cittadini che hanno donato pezzi importanti della propria storia personale da destinare esclusivamente  alla pubblica fruizione.

Questa Amministrazione, non altre, ha avvertito l’esigenza di regolare i rapporti fra pubblico e privato proponendo all’Associazione “Centro Studi Storici ed Archeologici del Gargano” la sottoscrizione di una convenzione che definisca in maniera chiara obblighi e diritti delle parti, come ad esempio i giorni di apertura del Museo, la catalogazione dei reperti, la rendicontazione della gestione, divulgazione e promozione delle attività, iniziative culturali.

La volontà da parte dell’Associazione di non voler sottoscrivere nulla risulta essere assurdo e incomprensibile alla luce delle più volte manifestate esigenze di assicurare al Museo un futuro certo.

Occorre ribadire, ad ogni buon conto, che l’Ente intende solo disciplinare e valorizzare un patrimonio materiale e immateriale che appartiene alla collettività e non già a singoli soggetti privati.

La volontà dell’Amministrazione Comunale è quella di dare continuità all’attività museale, non sopprimerla.

Rientrerà nella prerogativa dell’Ente disciplinare l’uso del patrimonio pubblico, regolamentare l’utilizzo degli spazi indebitamente occupati e giammai assegnati? Rientra nella prerogativa di un Ente predisporre una proposta culturale che valorizzi, senza mortificare soggetti terzi, una biblioteca comunale che ha fatto registrare nel solo 2009 ben 4361 prestiti?

Non rientra nella normalità dei casi, invece, apprendere che “il patrimonio museale, tranne una pietra tombale, è di proprietà della presidente dell’associazione ”Centro Studi Storici ed Archeologici del Gargano”.

Non rientra nella normalità dei casi apprendere che i gestori del Museo abbiano interpellato altri sindaci di paesi limitrofi per ivi trasferire tutti i reperti museali costituenti parte integrante della collezione museale sannicandrese.

Non rientra nella normalità dei casi abbozzare una convenzione – che a tutt’oggi può rappresentare la soluzione alla problematica – e non dare alcun riscontro in merito ai tempi della sottoscrizione della stessa, dopo averne condiviso il contenuto, organizzando, nei ritagli di tempo, manifestazioni con magliette con su scritto “giù le mani dal Museo”.

Giù le mani dal patrimonio museale sannicandrese lo diciamo noi!

Giù le mani dal patrimonio museale sannicandrese lo dicono tutti i cittadini che hanno donato i reperti museali non già agli attuali gestori ma alla comunità sannicandrese e che non accetterebbero giammai di vedere i loro beni in altre città.

L’amministrazione comunale è disponibile, in qualsivoglia momento, non solo a raccogliere eventuali proposte di chi ha donato pezzi e reperti al Museo ma a riprendere in considerazione ipotesi convenzionali già condivise, certa che la competizione elettorale, ivi ben compresi gli abusivisti convinti e quelli dubbiosi, non possa giocarsi sulle spalle del Museo della nostra città».

Staff sannicandro.org

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