Si svolgerà giovedì 29 dicembre alle ore 19:00, il concerto di inaugurazione che vedrà protagonista l’antico organo a canne della Chiesa Madre di San Nicandro Garganico, riportato letteralmente in vita, dopo circa un anno di restauro, da Giuseppe Piero Mastrovalerio, organista nonché allievo del mastro organaro Alessandro Girotto.
I restauri sono stati avviati dallo stesso Mastrovalerio con il recupero delle canne originali, alcune in buono stato, altre quasi totalmente distrutte. Era il 13 dicembre 2015 quando partì la raccolta fondi per recuperare una porzione delle canne distrutte. Con una grande e inaspettata risposta di fedeli, associazioni, aziende, liberi cittadini, le canne sono state recuperate e integrate nel giro di qualche mese. Successivamente i lavori si sono concentrati sul recupero della meccanica, maggior parte della quale ricostruita: è l'esempio del somiere, della tastiera, della pedaliera e del motore.
L’ultima parte, ma non meno importante, del restauro è stata la ripulitura della cassa armonica ormai abbandonata al suo cattivo stato di conservazione, ad opera del falegname sannicandrese Costantino de Battista e dagli artisti Angelo Macchietta e Costantino La Porta e finanziata da altri fedeli e da alcune famiglie.
In sostanza, l’organo distrutto e perciò muto dal 1992, ritornerà ora ad accompagnare le varie funzioni della Chiesa Madre, come è stato per secoli e per generazioni di sannicandresi.
Il concerto inizierà con la benedizione dello strumento appena restaurato. Sarà poi esposta la sintesi dei lavori dall’organaro. Quindi, le esecuzioni dei maestri Michele Gioiosa docente di pianoforte presso il Conservatorio Umberto Giordano di Foggia, Alessandro Buca famoso nella nostra cittadina per la sua grande maestria nella costruzione dei clavicembali e Grazia Salvatori di Castellana Grotte (Bari), diplomata in pianoforte, organo e composizione organistica, clavicembalo e composizione. Il parroco, don Roberto De Meo, invita tutti i fedeli e in particolare i musicisti sannicandresi, a questo evento che sintetizzerà due anni di intenso lavoro e che vede portare in vita un piccolo baluardo di storia locale.