L'antica Torre di Mileto trova il soggetto gestore

Il Parco del Gargano l'affida all'ATS Penelope-Argod di San Nicandro Garganico

Un importante passo in avanti per la fruizione e la valorizzazione dell'antica Torre Mileto. E' il risultato dell'incontro di ieri tra Stefano Pecorella, presidente del Parco Nazionale del Gargano e i referenti dell'ATS Penelope-ARGOD, che presso il comune di San Nicandro Garganico - presente anche il sindaco Pierpaolo Gualano - hanno sottoscritto una convenzione che assegna la gestione della torre alle due associazioni sannicandresi.

«Siamo felici di offrirvi un altro punto di accoglienza sul nostro territorio. E' il risultato di una stretta collaborazione tra giovani professionisti ed appassionati del territorio con le Istituzioni locali - scrivono dall'associazione Penelope, uno dei due soggetti dell'ATS - che da circa tre anni si impegnano per la promozione, tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturalistico locale».

Positivo ed entusiasta anche il commento del presidente Pecorella, che alle due associazioni ha rivolto il suo «augurio di buon lavoro ed un sentito grazie per l'amore e lo spirito di sacrificio che dimostrano per la propria terra. Da oggi San Nicandro Garganico, il Parco Nazionale del Gargano e la Puglia intera - ha aggiunto Pecorella - hanno un nuovo presidio nel quale sviluppare e far crescere la cultura alla tutela del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico».   

Risale agli anni 1999-2005 il primo intervento sull'importante bene storico, con il restauro reso possibile grazie a fondi europei POR della Comunità Montana del Gargano. Nel 2006 la torre fu acquisita in comodato d'uso dal Parco del Gargano e inserita nel progetto a finanziamento europeo (asse FESR 2007-2013) "PIS 15 Gargano", che favoriva la valorizzazione dei beni culturali e dei siti di maggiore interesse dell'area naturalistica, attraverso il loro inserimento in una rete multimediale di ultima generazione, capace di elevare notevolmente la qualità dell'offerta turistica.

Resa visitabile al pubblico a partire dal 2005, con le aperture estive da parte dei volontari di Legambiente e, successivamente, anche del Team ARGOD, con l'interessamento dell'amministrazione comunale, che evidenziò i punti di forza del sito, negli anni successivi la torre divenne uno dei due centri nevralgici del progetto, la 'Porta di Mare', insieme al castello di Monte Sant'Angelo ('Porta di Terra') i due punti di accesso obbligati del Gargano, dove l'utente-turista ha la possibilità di acquisire una visione esaustiva dell'intera offerta turistica e culturale, privilegiando e scegliendo gli itinerari più consoni alle proprie esigenze durante tutta la sua permanenza sulla Montagna Sacra. I lavori di dotazione delle apparecchiature informatiche e multimediali furono ultimati nel settembre 2010, quando lo "hub" di Torre Mileto si presentò per la prima volta al pubblico nella sua nuova veste grazie alle telecamere della nota trasmissione di Rai 1, Lineablu.

Le possibilità di addivenire ad un accordo tra il Parco e il Comune, che ne consentisse una gestione integrata e funzionale alle finalità progettuali, si arenarono negli anni successivi, nonostante le disponibilità di alcune associazioni locali (per ultimo, oltre a Legambiente ed Argod, l'associazione musicale Zest). Ad intercettare le difficoltà è intervenuta lo scorso anno l'associazione Penelope, con le referenti Giovanna Soccio (presidente), Maria Ritoli e Daniela Carbonella, figure qualificate e specializzate nel settore dei beni culturali e dell'educazione, che hanno visto ieri l'esito positivo delle lunghe trattative con l'ente Parco, attraverso la costituzione dell'ATS con il Team ARGOD e la firma della convenzione.

Indubbie le prospettive di sviluppo del sito, anche e soprattutto per il suo valore storico: la torre, il cui impianto attuale orientato secondo i punti cardinali è attestabile quasi interamente al XVI secolo, è una delle più grandi dell'Adriatico e tra le pochissime accessibili e visitabili. L'area circostante, invece, nasconde un insediamento di antica fondazione, del quale una campagna di scavi della Soprintendenza Archeologica della Puglia ha individuato nel 2009 tracce risalenti almeno all'Età del Bronzo. Pochi metri a largo, invece, è attestata la presenza dello scheletro di una nave marsiliana, la Poma Santa Maria, arenatasi e affondata in circostanze fosche nel 1608 e alla quale si attribuiscono i tre cannoni che fanno mostra di se sul lato est della torre.

Tutto pronto dunque per l'apertura della torre e delle visite, con la promozione attraverso eventi e iniziative che saranno resi pubblici il giorno ufficiale dell'apertura: nel frattempo, la "porta di mare" del Gargano dovrebbe essere definitivamente aperta.

Menu