Continua l'emergenza cinghiali che attanaglia il nord Gargano. Nella giornata di ieri, 15.03.2024, un allevatore sannicandrese mentre lavorava è stato aggredito da cinghiale. L'allevatore ha riportato qualche ferita, subito rimarginata con alcuni punti di sutura, ma l'accaduto poteva scaturire in tragedia.
Sui social il Sindaco Vocale ha denunciato l'accaduto, puntando il dito contro la burocrazia inefficiente che al posto di fornire soluzione pone in essere problemi di attribuzione di responsabilità tra Enti: "Nonostante i Sindaci abbiano finora tenuto sempre la "corda tesa" sul problema e il Prefetto sia sempre stato disponibile e puntuale a tirare le fila e nonostante ad ogni aggiornamento del tavolo l'avvio della caccia selettiva (la soluzione più "immediata") sembrava imminente, è evidente che la burocrazia continua ad averla vinta e ad oggi pare siamo bloccati nell'ennesima impasse di rimpalli tra gli enti."
A fare eco al sindaco anche la senatrice Fallucchi che critica aspramente il lavoro della Regione Puglia: “L’emergenza cinghiali in Puglia non si ferma, anzi, è evidente che quanto fatto fino ad ora, dall’amministrazione regionale, non sta portando risultati. Gli allevatori, gli agricoltori, sopratutto perché più esposti, ma non solo, qualsiasi cittadino, non può rischiare quotidianamente di perdere la vita o di rimanere ferito o di veder, nel “migliore dei casi”, distrutto il proprio lavoro.”
Fatto sta che la problematica, di complessissima gestione e soluzione, resta e a farne le spese sono i cittadini che ne subiscono le conseguenze. Percorrere la SSV Garganica al crepuscolo è diventato un terno a lotto per tutti gli automobilisti che devono viaggiare tra i paesi garganici. Quotidianamente sono alle cronache incidenti, anche di grave entità, cagionati dai cinghiali selvatici che attraversano la carreggiata. Negli ultimi anni non si contano più le morti causate dal fenomeno, ma le istituzioni competenti restano a guardare indifferenti aspettando la prossima tragedia.