E' della tarda mattinata di oggi la notizia secondo cui un paziente di San Nicandro Garganico risultato positivo al Covid-19 è stato dimesso dall'ospedale Masselli Mascia di San Severo. Lo riporta il giornale online Foggiatoday.
Ricoverato nei primi giorni di marzo, la sua situazione clinica si era poi progressivamente aggravata, con l'insorgenza di forti sintomi influenzali, tra cui polmonite interstiziale bilaterale e insufficienza respiratoria, al punto da richiedere il coma farmacologico e la ventilazione meccanica invasiva.
Durante la degenza il paziente era stato sottoposto alle cure dei dirigenti medici anestesisti rianimatori e all’assistenza sanitaria del personale infermieristico della Rianimazione secondo gli attuali protocolli nazionali, compresa la terapia sperimentale a base di Tocilizumab, farmaco utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide, che ha dato buoni risultati in quanto il quadro radiologico polmonare è progressivamente migliorato, fino alla risoluzione dell’insufficienza respiratoria.
Al momento il paziente è in respiro spontaneo, non necessita di supporti ventilatori particolari ed è stato trasferito in un centro post-acuzie per il prosieguo delle cure, sembrerebbe nel reparto malattie infettive dei Riuniti di Foggia. "Si tratta indubbiamente di un grande successo e motivo di orgoglio e speranza non solo per il personale medico e infermieristico della Rianimazione del Teresa Masselli, ma per l’intera comunità", hanno dichiarato i medici del reparto di Terapia Intensiva a Foggiatoday. "Si può e si deve credere in ciò che gli operatori sanitari stanno facendo per il bene dei pazienti in questo momento di grave emergenza nazionale, soprattutto in una realtà sanitaria locale ben conosciuta nelle sue criticità, tra cui la gravissima carenza di personale medico Anestesista-Rianimatore, costretto a svolgere turni lavorativi sempre più pesanti, e le carenze strutturali di un ospedale di I livello. E’ giusto e doveroso che la cittadinanza tutta venga sensibilizzata sulla valorizzazione dell’operato dell’ospedale di San Severo, perché quando si varca la soglia della Rianimazione non è “la fine”, ma l’inizio di una sfida che noi, per primi, vogliamo vincere".