E' notizia del primo pomeriggio, confermata solo poco fa, che San Nicandro Garganico piange la sua quarta vittima a causa del Covid-19. Si tratta del 52enne Nazario Giovanditto.
Ricoverato da settimane in rianimazione, Giovanditto avrebbe contratto l'infezione sul luogo di lavoro: era un agente di polizia penitenziaria del Nucleo provinciale traduzione e piantonamento in servizio presso la Casa Circondariale di Milano Opera. A confermarlo, una nota del segretario nazionale del Sindacato di Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo, che lo annovera come prima vittima in Italia tra gli agenti di custodia.
"È con enorme commozione e dispiacere - Scrive il segretario SPP - che apprendo e riporto la morte di un collega che ha contratto il virus in servizio. Mentre nelle carceri continuano a scarseggiare mascherine e quelle che ci sono non servono a nulla - denuncia Di Giacomo - il Ministro della Giustizia Bonafede ieri alla Camera non ha speso una parola per i poliziotti penitenziari affetti da Coronavirus. È ora di misure eccezionali per fare i tamponi a tutti i poliziotti!", ha concluso.
Giovanditto era conosciuto da molti in paese come una persona assai degna di rispetto e appassionata al proprio lavoro, che da anni lo divideva dalla sua famiglia, una moglie e due figli di cui uno minorenne, residenti tutti a San Nicandro. Un altro grande vuoto creato dal Coronavirus, per una famiglia distrutta dal dolore a centinaia di chilometri. E per una città a cui lo stesso Nazario era molto attaccato e di cui amava in particolare il territorio.