I carabinieri di San Nicandro Garganico hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Foggia, nei confronti di un uomo del posto, Vincenzo Cipriani, classe ’75, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto al vertice della “Fabbrica della droga” sgominata qualche mese fa.
Il provvedimento è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria sulla base dei numerosi elementi raccolti dai militari nell’ambito delle indagini condotte a seguito del blitz dell’ottobre scorso, quando i carabinieri scoprirono un vero e proprio laboratorio per la preparazione della marijuana. In quel mese, infatti, i militari avevano scoperto, in una zona impervia del comune di San Nicandro Garganico, un casolare ormai in disuso da anni, i cui locali erano stati allestiti con tutto il necessario per l’essiccazione ed il confezionamento della droga.
Le indagini, condotte per alcuni giorni con ripetuti servizi di pedinamento e osservazione, avevano permesso ai carabinieri di individuare un gruppo di cittadini stranieri dimoranti nel territorio di Lesina che ogni giorno si riunivano in orario mattutino attendendo l’arrivo di un furgone bianco sul quale salivano per recarsi a San Nicandro, per fare poi ritorno a Lesina solo in tarda serata. Fattore che aveva insospettito i militari che, grazie a ripetuti pedinamenti in abiti civili, localizzarono la masseria dove gli stranieri si recavano. Nel corso della perquisizione all’interno dello stabile furono rinvenuti circa 600 arbusti di Cannabis Sativa, 20 chili circa di marijuana già essiccata e pronta per il confezionamento nonché un fucile da caccia risultato provento di furto, e dalle analisi di laboratorio effettuate, venne stabilito che dai circa 600 chili complessivi di droga sequestrata, secondo le tabelle ministeriali si sarebbero potute ricavare circa 430.000 dosi, per un valore di oltre 2 milioni di euro.
Dopo il blitz, che portò all’arresto di 7 cittadini stranieri, i militari hanno proseguito nelle indagini dalle quali è emerso che non soltanto l’immobile adibito a laboratorio era utilizzato da Cipriani, ma che era lui stesso a reclutare e condurre i cittadini stranieri presso la masseria, nonché a dar loro precise istruzioni su come comportarsi e cosa dire in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine. Sulla base di quanto emerso, l’autorità giudiziaria ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare. L’uomo, condotto nel carcere di Foggia, dovrà rispondere di produzione e detenzione di sostanza stupefacente, nonché di ricettazione di arma da fuoco clandestina.
fonte: immediato.net