Conferenza stampa, questa mattina, del Comando provinciale dei Carabinieri per illustrare l'operazione di sequestro di ingenti quantitativi di marijuana, avvenuta lo scorso 28 settembre, quando in città furono visti due autocarri colmi di piante di cannabis e scortati da volanti dell'Arma.
Si tratta di un importante servizio di repressione dei reati in materia di traffico di sostanze stupefacenti. I carabinieri di San Severo e quelli della stazione locale, infatti, hanno condotto una vasta e prolungata attività di ricerca sul promontorio garganico battendo terreni agricoli ed aree boschive particolarmente impervie riuscendo a scovare due piantagioni illegali di Cannabis Sativa, composte complessivamente da oltre 800 arbusti, tutti di altezza superiore ai tre metri. La piantagione, occultata tra la boscaglia e particolarmente difficile da individuare anche con osservazioni dall’alto, era fornita di un complesso impianto di irrigazione automatico che garantiva la fornitura di acqua e interamente recintata con una rete metallica per evitare che i bovini presenti nell’area potessero danneggiarla.
Nel corso dell’operazione i militari hanno individuato anche una masseria dismessa, a breve distanza dalla coltivazione, al cui interno hanno sorpreso tre uomini intenti a predisporre il materiale necessario alla raccolta e all’essiccazione delle piante. Gli individui, alla vista dei militari hanno tentato la fuga a piedi con l’intento di far perdere le proprie tracce nella boscaglia, ma sono stati raggiunti e bloccati. È stato quindi accertato che lo stabile era stato organizzato come un vero e proprio laboratorio per la preparazione dello stupefacente, con graticci, ventilatori e stufette per velocizzare l’essiccazione delle foglie, prodotti fertilizzanti e altro materiale per la coltivazione.
A seguito della campionatura e delle analisi di laboratorio, è emerso che dalla sostanza sequestrata sarebbe stato possibile ricavare circa 12,4 chili di principio attivo per una media complessiva di 495.276 dosi, secondo le tabelle ministeriali. I tre fermati, identificati in Nazario Torella, classe ’77, Domenico Vocale, classe ‘68 e Giovanni Vocino, classe ’73, sono stati arrestati e condotti nel carcere di Foggia. Dovranno rispondere di concorso nella coltivazione e produzione di sostanza stupefacente. A seguito del giudizio di convalida, Vocino e Vocale sono rimasti in carcere, scarcerato Torella.
fonte: immediato.net