Chioschi, dove solitamente si vendono statuette e icone sacre di San Pio, divenuti, in realtà, delle vere e proprie coperture. Bancarelle come scenari di incontri tra i membri dell'organizzazione criminale, soprattutto nei periodi di grande affluenza in quanto permettevano di riunirsi senza destare sospetti da parte delle Forze dell'Ordine.
Ne sono certi i carabinieri del Comando Provinciale di Foggia che questa mattina all'alba hanno arrestato 33 persone con le accuse, a vario titolo, di rapine e traffico di sostanze stupefacenti. Due sono ancora ricercati, mentre per 4 dei 33 sono scattati gli arresti domiciliari.
Due sodalizi criminali, ognuno dei quali con compiti ben precisi, ramificati sui territori di San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Orta Nova, Foggia, Sannicandro Garganico e Cerignola. Ma anche a Castellana Grotte, Pescara ed Ancona.
Da un lato un gruppo dedito alla pianificazione di rapine, soprattutto in danno di istituti di credito e uffici postali. Dall'altro, invece, un gruppo che gestiva un fiorente giro di spaccio di hashish, eroina e cocaina soprattutto tra la "San Giovanni bene".
Nel corso delle indagini partite nel 2006 e protrattesi fino al 2008, gli uomini dell'Arma sono riusciti anche a sventare due colpi pronti per essere messi a segno.
I componenti dei clan - così come emerge dalle indagini - spesso si affidavano a "professionisti del settore" provenienti anche dalla malavita cerignolana e campana.
Notevoli, inoltre gli episodi di spaccio accertati dagli investigatori: oltre duemila le cessioni di stupefacenti che hanno mosso un giro d'affari attestato intorno ai 300mila euro.
(Tatiana Bellizzi, da Teleradioerre)