Secondo giorno di sciopero per i dipendenti della Tributitalia s.p.a (la società che ha inglobato la vecchia S. Giorgio s.p.a., ndr), a causa della mancata corresponsione, da parte della società, degli stipendi ai dipendenti.
La protesta, sostenuta da tutte le sigle sindacali, intende dare voce ai lavoratori che, oltre a non percepire le mensilità a partire dal mese di agosto, sono preoccupati per il loro futuro lavorativo.
E' ormai noto, infatti, lo stato fallimentare della società di riscossione dei tributi minori, che a quanto pare non diporrebbe di liquidi per far fronte alla gestione ordinaria.
Una gestione diramata in tutta Italia, con debiti nei confronti dei comuni (tra cui San Nicandro, con quasi 2 mln di euro) per centinaia di milioni di euro: se la società dovesse dichiararsi fallita, sarebbe assai grave la situazione economica in cui si troverebbero molti comuni italiani.
E' per questo che il Governo starebbe vagliando una serie di misure per garantire continuità gestionale alla stessa, dopo aver avviato un provvedimento amministrativo per garantire la restituzione delle inadempienze, da parte di Tributitalia, ai circa 500 comuni italiani di cui gestisce le entrate.
Nel frattempo i dipendenti - che si chiedono come mai i servizi vengano garantiti regolarmente, vi siano le entrate, ma non arrivino le bustepaga - annunciano che la protesta proseguirà ad oltranza.
Sono quattro i dipendenti che versano nelle stesse condizioni a San Nicandro, dove l'Amministrazione comunale riuscì, circa un anno fa, a liberarsi almeno in via provvisoria della società, evitando che i soldi dei contribuenti finissero in un baratro di malagestione e divenendo punto di riferimento di alcuni comuni italiani, intenti a perseguire la stessa strada.