Dal 1 gennaio 2011 Poste Italiane S.p.A. entra ufficialmente nel libero mercato della concorrenza. In questa prospettiva l'azienda ha deciso già da tempo di dotarsi di servizi innovativi e di rivedere la sua organizzazione. Tra i vari provvedimenti, quella che tocca pù da vicino il cittadino è la riorganizzazione del recapito, che partirà in provincia di Foggia dal prossimo 29 novembre, come fanno sapere i sindacati di categoria.
«I nuovi servizi e il nuovo modello per il recapito postale rappresentano anche una conquista dell'azione sindacale, attraverso la quale si impediscono i tagli brutali decisi in prima battuta da Poste Italiane SpA - spiega la segreteria territoriale della SLP-CISL di Foggia in merito alle innovazioni prodotte dal nuovo modello organizzativo.
Dal 29 novembre, infatti, i postini lavoreranno non più 6 ma 7 ore al giorno con sabato di riposo; di conseguenza il postino potrebbe suonare a casa più volte in un giorno. Resterà immutato il recapito tradizionale, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 14, con la classica consegna di lettere, raccomandate, atti giudiziari, quotidiani e riviste.
Nel pomeriggio, dal lunedì al venerdì dalle ore 14 alle 20 e il sabato mattina dalle 8 alle 14, spazio ai nuovi servizi (denominati ASI), con una nuova figura che si occuperà della consegna di raccomandate veloci, telegrammi urgenti, ritiro a domicilio di posta, ricariche postepay ed altri servizi direttamente a domicilio su richiesta.
La SLP-CISL di Foggia esprime soddisfazione per l'avvio del nuovo modello di recapito: «Ci consente di salvare molti di posti di lavoro - afferma Antonio Lepore, Segretario Generale di Foggia - concretizzando un effettivo mantenimento dei livelli occupazionali; specialmente se si rapporta il problema degli esuberi con altre aziende del panorama italiano, che non sono riuscite ad evitare la cassa integrazione. La crisi, che ha colpito pesantemente anche il mercato postale, ha indotto azienda e sindacati ad una riflessione profonda.
La nuova organizzazione, che darà più servizi e una quantità di ore superiore ai cittadini per usufruirne, d'altra parte produrrà - rileva Lepore - una contrazione delle zone di recapito: 34 nella provincia di Foggia e ben 10 nel solo capoluogo. In ogni modo, la riorganizzazione prevede - assicura il segretario SLP-CISL - il reimpiego delle risorse in esubero, che saranno poste in pensione con esodi incentivati o ricollocate in altri settori produttivi aziendali».
Staff sannicandro.org