Tutti i lavoratori della RSA sannicandrese saranno salvaguardati

Il PD "Grazie all'intervento chiaro e risoluto della Regione"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del Partito Democratico

La RSA di San Nicandro Garganico non perderà i moduli di Alzheimer e i posti di lavoro saranno tutti salvaguardati.

Questa la sintesi dell'incontro avuto oggi a Bari, presso la Presidenza della Regione Puglia, al quale abbiamo  partecipato con il nostro Sindaco Matteo Vocale, per portare la voce di lavoratori, pazienti e loro famiglie.

Grazie all'intervento chiaro e risolutivo del nostro  vicepresidente della Regione Raffaele Piemontese, che si è preso carico della voce dei sindaci, veri conoscitori del territorio, sono stati assegnati questi precisi obiettivi a Dipartimento Salute della Regione e alle ASL.

Le persone e le loro vite devono essere il fine primario di ogni azione politica.

sull’argomento è intervenuto anche il sindaco Vocale con un post sui social:

“Oggi pomeriggio, al tavolo di crisi aperto sulla questione #RSA San Raffaele, presso la Presidenza della Regione Puglia, ho portato la voce dei lavoratori, dei pazienti e delle loro famiglie e di un territorio che reclama il diritto di mantenere gli standard di cura che si sono consolidati in vent'anni.

Ringrazio la Regione Puglia, rappresentata dall'assessore alla Sanità Rocco Palese, l'assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci, oltre al direttore del Dipartimento Sanità Vito Montanaro, per la disponibilità a rivedere il piano organizzativo approvato nel 2019.
In particolare, va dato merito al vicepresidente della Regione Raffaele Piemontese per aver sposato appieno le istanze dei tre sindaci coinvolti, assegnando al Dipartimento e alle ASL, con estrema chiarezza e risolutezza, due obiettivi principali: mantenimento dei setting di cura e salvaguardia di tutti i posti di lavoro, aspetti che saranno confermati nella nuova gara d'appalto.

Resta ora solo un nodo da sciogliere, ovvero la disponibilità della Sgas a mantenere il servizio o, in caso di rifiuto, il subentro di un soggetto terzo che gestisca servizi e personale nelle more della nuova gara.

Auspico ragionevolezza da ognuna delle parti: le persone, la loro qualità della vita e i loro destini non possono e non devono passare in subordine a null'altro.”

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