“Esprimiamo vivo apprezzamento non solo per l’eccellente conduzione dell’azienda familiare, ma anche per il faticoso percorso che i fratelli Di Gennaro hanno fatto per pervenire al successo economico e sociale nel panorama italo-tedesco ed europeo”. Così ha esordito la ministra Nicole Hoffmeister-Kraut, ministro del land Baden-Württemberg, che con la Baviera costituisce il carro trainante dell’economia tedesca, nel premiare gli imprenditori Michele e Antonio Di Gennaro di Stoccarda fondatori della “Di Gennaro”, azienda leader nell’agro-alimentare in Germania.
La cerimonia, che avrebbe dovuto tenersi nella splendida Marmorsaal di Stoccarda, per problemi di pandemia si è tenuta in video. Ciò non ha comunque sminuito il valore ed il significato dell’alto riconoscimento ai due fratelli Di Gennaro, che dal nulla hanno creato nel loro settore un marchio, sinonimo di serietà professionale, affidabilità e di alta qualità di prodotti agro-alimentari.
La loro azienda, che oggi dà lavoro ad oltre 130 persone e con un fatturato di almeno 50 milioni di euro, affonda le radici negli anni ’70.
È la storia di vita di due fratelli, uno muratore e l’altro manovale, giunti a Stoccarda il 5 maggio 1961.
Superata la visita medica al Centro di Verona per il reclutamento della manodopera italiana destinata ad aziende in Germania, l’allora 21enne Michele e l’appena 16enne Antonio furono assunti rispettivamente come muratore e manovale dall’impresa stoccardese Josef Schäfer.
Il loro primo alloggio di fortuna, condiviso con un bergamasco e un foggiano, era una carrozza da Circo. L’anno dopo si spostarono a Plochingen e poi a Wernau, cittadine vicine a Stoccarda, poiché lì vi erano molti compaesani sannicandresi e foggiani.
Come decine di migliaia di altri connazionali anche loro lavorano sodo senza orari e senza sabati.
Ben presto però avvertono l’impellente richiesta da parte dei connazionali di olio d’oliva, pomodori e pasta, prodotti che a quei tempi erano sconosciuti in Germania.
Per cui nel 1968 i due intraprendenti fratelli si organizzano e cominciano a far arrivare i primi prodotti di prima necessità per i connazionali.
Al lavoro nei cantieri, quindi, aggiungono quello di ambulanti. Un garage a Plochingen diventa il loro primo magazzino e a Wernau aprono il primo negozio.
Tutti i pomeriggi di sabato e le mattine della domenica Michele e Antonio si dividono il territorio per fare il giro delle baracche, ubicate nel raggio di 30 km, per la fornitura degli alimentari prenotati.
Con il primo negozio, al quale affluiscono sempre più tedeschi, decolla poi la loro straordinaria opera di diffusione di prodotti italiani nel mondo svevo, popolato nel frattempo da 250mila italiani.
“Aver ricevuto dall’autorità tedesca questo prestigioso riconoscimento – ci dice il fratello minore Antonio Di Gennaro – mi riempie veramente di gioia ed orgoglio. È una bella soddisfazione essere riusciti a far apprezzare dai tedeschi la nostra cucina e i nostri vini di alta qualità”.
E il fratello maggiore Michele aggiunge: “La nostra tenacia e la voglia di lavorare, l’onestà, la professionalità e la puntualità ha smontato quel cliché su noi italiani di essere pressapochisti, poco affidabili e poco puntuali. Crediamo invece che noi italiani siamo in grado di offrire qualità di prodotti e serietà di comportamento e puntualità di consegna e di pagamento. Per cui questo premio è anche all’onestà e alla voglia di lavorare bene di tutti noi italiani. Siamo fieri di aver contribuito nel corso degli anni a stravolgere le abitudini culinarie tedesche. Questo riconoscimento del Ministro dell’Economia di Stoccarda – conclude Antonio Di Gennaro – è un obbligo morale per tutti noi ed in particolare per i nostri 6 eredi di continuare a lavorare con molta umiltà e serietà, capisaldi per contribuire a tenere alto il nome dell’Italia e degli italiani in Germania”.
In 50 anni il marchio Di Gennaro ha conquistato la Germania, da Monaco ad Amburgo.
L’azienda ha anche punti vendita al minuto a Düsseldorf, Norimberga, Sindelfingen e alla Markthalle di Stoccarda.
L’azienda dà lavoro ad oltre un centinaio di persone, prevalentemente italiane e tedesche. Oggi anche i due figli di Michele e i 4 figli di Antonio Di Gennaro lavorano in azienda.
Il cambio generazionale è già in atto. Ma i padri fondatori, nonostante l’ultra 70enne veneranda età, sono quotidianamente presenti in azienda. D’altronde vogliono continuare a proteggere la loro creatura che genera un fatturato annuo di oltre 50 milioni di euro.
L’Italia istituzionale è stata purtroppo meno grata nei loro confronti. Nel 2002 conferì il Cavalierato soltanto a Michele Di Gennaro, sebbene anche Antonio si sia prodigato alla stessa stregua per l’azienda.
Inoltre ha aiutato gli italiani che non parlavano tedesco nel disbrigo delle pratiche quotidiane e sostenuto finanziariamente per decenni la squadra US Foggia Köngen, che ha militato nel campionato italiano di calcio locale.
Tony Màzzaro, Consigliere Cgie
fonte: Italiansnews.com