Cechi derubati a Torre Mileto, Conte chiama famiglia ospitante

Il premier ieri pomeriggio ha espresso vicinanza: 'in Italia non siamo tutti delinquenti'

Sorpresa inaspettata per Francesco e Grazia, la coppia di San Nicandro Garganico che ha ospitato i due giovani della Repubblica Ceca derubati a Torre Mileto. Ieri pomeriggio niente di meno che il premier Giuseppe Conte ha telefonato ai due per complimentarsi del gesto e manifestare la propria vicinanza a Zdeneck e Kamila.

"Ho visto arrivare i Carabinieri a casa - racconta emozionato Francesco a sannicandro.org - che mi invitavano a rispondere ad una chiamata da Roma, lasciandomi il numero. Nel primo pomeriggio squilla il telefono e rispondo: la cancelleria di Palazzo Chigi mi comunicava che mi stava mettendo in contatto con il telefono personale del primo ministro. Quando ho risposto, ho riconosciuto la voce del presidente Giuseppe Conte e all'inizio pensavo ad uno scherzo. Ma il prosieguo della telefonata - rassicura Francesco - mi ha tolto ogni dubbio: era proprio lui".

Il premier ha chiesto tutte le informazioni del caso, complimentandosi con la coppia sannicandrese per il grande gesto di umanità e chiedendo loro se abbiano bisogno di supporto finché i due giovani stranieri non partiranno. Conte ha anche assicurato un piccolo contributo economico personale, per garantire ai due cechi di poter sostenere il viaggio per ritornare in patria. "Un gesto che fa onore alla vostra terra ma anche a tutta l'Italia intera, nei confronti di un'altra nazione“, avrebbe esordito il premier.

"Una telefonata a tratti commovente, per le parole usate dal presidente Conte nei nostri confronti: è sembrato di parlare con un amico di sempre", rivela Francesco. Conte ha anche colloquiato brevemente con Zdeneck e Kamila: poche parole in inglese, a stento masticato dai due ragazzi, per manifestare solidarietà e vicinanza e per rimarcare come il cuore degli italiani sia grande e i malviventi siano solo una minima parte malata di un grande popolo.

Questa mattina, dopo varie richieste giunte da privati cittadini che vogliono aiutare i due non solo a ritornare a casa ma anche "ripagarli" di quanto gli è stato sottratto (ricordiamo, circa 1.900 € in contanti, più due valigie di indumenti e i danni alla macchina), è stata attivata una Postepay, che per i problemi dovuti ai documenti dei due è stata intestata momentaneamente a Francesco e sarà estinta non appena Zdeneck e Kamila saranno in patria: qualsiasi contributo, anche modesto, potrà essere inviato a loro tramite bonifico all'iban IT24G3608105138218932018943 intestato a Ferrazzano Francesco, che provvederà a trasmettere ogni versamento ai due ragazzi.

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