Disservizi poste, il sindaco scrive al direttore di filiale

Ciavarella chiede il ripristino delle attività ordinarie dopo numerose segnalazioni dei cittadini

Dopo numerose segnalazioni giunte anche alla nostra redazione e personalmente al sindaco Ciavarella, quest'ultimo ha posto la problematica al Direttore di filiale, al Prefetto e al Direttore generale dell'Asl. 

Nella nota giunta alla nostra redazione si legge: "Questa oggettiva organizzazione di servizio (via Casella: solo la mattina – via Matteotti solo tre giorni antimeridiane) da voi adottata, oltre a creare un chiaro disservizio, ha sortito nella realtà un effetto contrario a quello sperato difforme a quanto ci viene dettato dai DPCM varati in materia di COVID-19, oltre alle varie Ordinanze del Presidente della Giunta Regionale".

"La citata operatività del front office concentra, di fatto, l’afflusso di utenti durante tutte le mattine dalle ore 8,00 alle ore 13,30, generando assembramenti indotti, ad oggi ancora vietati, addirittura spesso sono dovuti intervenire i Carabinieri per sedare accese discussioni tra utenti in attesa. Inoltre, è da evidenziare, saltuariamente, il malfunzionamento della postazione ATM di Poste Italiane, che non facilita le operazioni di movimenti finanziari".

Il primo cittadino, verificato personalmente circa l’affollamento di parecchi utenti nei pressi delle sedi di Poste Italiane, causato dalla riduzione di personale a fronte della solita e numerosa clientela si è dunque rivolto al Direttore di filiale e al contempo al Prefetto di Foggia e al Direttore generale dell'Asl al fine di salvaguardare la salute e l’integrità dei cittadini e di evitare assembramenti, chiedendo il ripristino dello svolgimento ordinario e regolare del servizio delle filiali di San Nicandro Garganico di Poste Italiane, sia in orario antimeridiano  che pomeridiano.

La lettera prosegue: "A tal proposito mi preme sottolineare che le strutture interne delle sedi postali di San Nicandro Garganico, sono già strutturate in modo tale che gli operatori sono tra di loro distanti ben oltre il metro di sicurezza paventato dalle norme del distanziamento, oltre alla protezione, tra sportellista ed utente in plexiglas e/o vetro blindato, che non permettono il contatto fisico con l’utenza, e pertanto senza la possibilità di compromettere la salute dei dipendenti".

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