Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Giovanna De Cato, imprenditrice locale.
Tutto nasce da un mio post denuncia pubblicato su Facebook in preda alla più totale disperazione.
"Dato che l'amministrazione comunale quest'anno ha deciso che non devo lavorare, a causa della mancanza di manutenzione e decoro della strada pubblica che conduce alla mia attività di Bed and breakfast, a causa della sua inerzia, a causa della sua omertà di fronte alle prepotenze e soprusi di un tale noto che impedisce perfino di mantenere una strada accessibile e che impunemente continua ad occuparla con arbusti e frasche secche, se non massi e ogni materiale di risulta, io mi arrendo. Vendo fagiolini.
Già perché questo territorio merita solo questo. Illegalità profusa e diffusa anzi anche agevolata. Comunque almeno le verdure sono genuine e senza fertilizzanti chimici. Sono desolata per tutti gli ospiti che hanno gradito e non potranno usufruire della mia struttura e dei miei prodotti di altri tempi..." Nel 2014 ho acquistato un fondo rustico con una casa colonica a pochi chilometri da San Nicandro Garganico, la città in cui vivo. Il fondo è collegato alla statale che conduce alla città da 900 metri di strada rurale pubblica denominata "Pontone del Rito". Sin da subito ho deciso di trasformare lo stabile in un Bed and Breakfast, e svolgere li anche quella che è la mia passione: i cavalli e l'equitazione.
Dopo i vari adempimenti burocratici e con gran sacrificio sono riuscita nel mio intendo. Ho aperto nel 2016 e in soli 4 anni sono apprezzata e ho raggiunto l'eccellenza delle recensioni tra i vari siti di prenotazione (guarda Booking: Gio Horses B &B). Insomma una chicca per il territorio poco conosciuto in cui vivo. Infatti San Nicandro Garganico è nella parte nord del Gargano,in Puglia, la parte più sconosciuta di questo bellissimo territorio. Tuttavia la strada che collega la mia attività alla statale presenta un pessimo stato di manutenzione e resta in gran parte sterrata, colma di buche, infestata da rovi e spine che rendono angusto e insidioso l'intero percorso. In alcuni punti è addirittura impossibile passarci con una sola macchina senza avere danni alla carrozzeria. Ebbene, nonostante i vari solleciti (verbali e scritti) fatti negli anni 2014-2020 al Comune di San Nicandro Garganico, finalizzati alla manutenzione di detta strada pubblica, lo sat6dei luoghi è andato decisamente sempre più peggiorando.
Addirittura nel 2015 venne iniziato un intervento di rimozione degli arbusti,rovi e rami da parte dell'amministrazione di allora,ma ahimè i lavori vennero interrotti da persona nota che minacciò il dipendente comunale e lo costrinse a girarsi con il trattore ed andare via, io sola denunciai l'accaduto(ho dei filmati, ma nemmeno in tribunale sono serviti poiché praticamente l'operatore comunale ha affermato che non era stato minacciato, anche se la situazione è davvero ben nota anche tra i tecnici comunali. Tuttavia da allora non fu più terminato l'intervento in atto. Dopo un anno di attesa, nel 2016 il solito noto installava lungo la strada dei paletti con filo spinato restringendo arbitrariamente il passaggio. Prontamente denunciavo il fatto al Comando della Polizia Locale di San Nicandro Garganico e all'allora Corpo Forestale chiedendo il loro intervento. L'intervento ci fu, il noto prepotente fu costretto a rimuovere tutto. Sempre nel 2016 ci fu un altro tentativo di pulizia della strada e sempre in quella occasione il dipendente comunale veniva minacciato e costretto ad allontanarsi.
Poi partirono una serie di minacce nei miei confronti da parte del solito noto, che continuai a denunciare. Da settembre del 2019 ho di nuovo sollecitato la risoluzione dell'emergenza, e solo poco più di un mese fa la mia ultima richiesta protocollata e indirizzata al sindaco della Città di San Nicandro Garganico alla quale non ho avuto risposta alcuna. Ieri in preda alla più totale disperazione ho scritto un post denuncia sul mio profilo facebook che devo dire ha riscontrato molta sensibilità sia da parte dei cittadini della mia città, sia degli ospiti oltre oceano, sia delle testate giornalistiche locali che anni fa parlarono con entusiasmo della mia iniziativa e che oggi restano colpiti da tali accadimenti che non mi permettono di poter proseguire con serenità nel mio lavoro,in ciò che ho creato con sacrificio,impegno, un po'di sana follia in un territorio così difficile e bistrattato come il nostro. Spero vivamente che il vostro intervento possa risvegliare in po'di coscienze. Io chiedo solo di poter continuare a lavorare tranquillamente sulle mie spalle! Se avete bisogno di documenti,foto, altro c'è ampio materiale. Sono a vostra disposizione e vi ringrazio. Sono arrivata all'esasperazione.