Siamo a metà luglio e il clou della movida estiva di San Nicandro Garganico, che tradizionalmente comincia dalla festività della Madonna del Carmine, è ormai alle porte.
Ma il 2010 continua a registrare un'anomalia, già manifestata vivacemente durante lo scorso inverno, che discosta decisamente San Nicandro da qualunque altra cittadina che si rispetti: i sannicandresi, in altre parole, sembrano aver abbandonato il Corso per votarsi, ormai in maniera piuttosto stabile e costante, a Parco S. Michele, una zona pressoché periferica della città.
Già in primavera la situazione fu posta all'attenzione dell'Amministrazione comunale da alcuni esercenti di corso Garibaldi, che lamentavano scarsa attenzione politica per il centro avvinghiando la polemica attorno all'organizzazione del concerto serale del 1° Maggio a Parco S. Michele e alla chiusura al traffico di corso Garibaldi e piazza IV Novembre nei giorni festivi.
E se in altre città gli esercenti fanno rete, organizzando e sponsorizzando da se eventi e concerti con idubbio ritorno economico e chiedendo a gran voce isole pedonali e limitazioni del traffico, a San Nicandro la disputa rimane tutt'oggi imperniata sulla localizzazione degli eventi organizzati dal Comune e soprattutto sulle transenne, all'indomani dell'entrata in vigore dell'isola pedonale estiva, su tutto il corso e tutti i giorni, dalle 20,00 a mezzanotte.
Eppure, la questione sembra nascondere tratti di una certa complessità che non possono certo esaurirsi in una decisione, sacrosanta quanto consuetudinaria, dell'organo comunale. Nella mediocrità urbanistica della San Nicandro contemporanea, infatti, Parco S. Michele riveste una sorta di valvola di sfogo identificando, di fatto, l'unico parco verde degno di questo nome nel contesto cittadino.
Ma c'è di più. Se si prova a chiedere un po' in giro, soprattutto entro la movida giovanile, del perché tutti a Parco S. Michele, oltre alla pronta risposta "stanno tutti li" emerge anche un puntuale riferimento ai locali che insistono in adiacenza la cui offerta, insieme a qualche altro dislocato sempre in periferia, risulta a furor di cronaca più gettonata che in altre attività.
E non è un caso, forse, se il fenomeno di spopolamento del corso si è generato nel momento in cui i locali di Parco S. Michele hanno deciso, già dallo scorso autunno, di prolungare l'orario di apertura serale rinvigorendo, di fatto, la 'sacrosanta concorrenza' che, fino a prova contraria, resta comunque l'anima del commercio.
Nei giorni scorsi gli esercenti del centro (in tutto una ventina), in una presa di coscienza dal valore epocale, avevano deciso di organizzarsi, sponsorizzando a proprie spese eventi di musica dal vivo e piccoli spettacoli, al fine di movimentare il corso in attesa e ad eventuale integrazione del cartellone estivo della 'Estate Sannicandrese 2010'.
Tuttavia, partito il primo evento che ha riscosso, peraltro, ottimo successo, la rete sembra si sia sfaldata e, a quanto si apprende in giro, sarebbero solo tre le attività rimaste in questa sorta di coordinamento, essendo venute meno per vari motivi, tra cui quelli economici, tutte le altre.
E nella generale concezione (con le dovute eccezioni) dell'Amministrazione comunale come una sorta di medico della mutua al contrario, si attende ora l'inizio della 'Estate Sannicandrese', nel cui programma - in corso di stampa - sarebbe solo una la serata prevista per Parco S. Michele, un paio a Torre Mileto, tutte le altre nel centro.
Si spera possa essere un valido richiamo, unitamente soprattutto ai grandi ritorni nostalgici nel 'paesello' per le vacanze, utile a riportare i sannicandresi nel centro della città e, perchè no, nel centro di se stessi e delle proprie, validissime capacità individuali.
Matteo Vocale