È morto Vincenzo Melchionda (Zucch'r' e mél')

Erede di una tradizione artigiana di generazioni sin dal '700. Aveva 77 anni

È morto nel pomeriggio di ieri, dopo una lunga malattia, Vincenzo Melchionda, meglio noto in paese con il soprannome genealogico di "Zucch'r' e mel'", antica famiglia di artigiani locali del legno.

Nato il 10 aprile 1940, Vincenzo è stato per decenni erede dell'antica bottega che fu già di suo padre Antonio e degli antenati. Fu il trisavolo di Vincenzo che, nel 1760, acquistò un locale, un vecchio mulino, in via Vittorio Emanuele II, all'epoca centro cittadino, che ancora oggi resta il luogo storico, ormai chiuso, di quella che forse è la più antica bottega della città, in gergo detta, appunto, la putéca d' Zucch'remmél'.

Negli anni '80 del secolo scorso, all'arte della falegnameria e del restauro di mobili antichi, Vincenzo affiancò quella di un'impresa funebre, che tenne fino a una decina di anni fa. Melchionda fu anche confratello dell'Arciconfraternita del SS. Sacramento (detta del Carmine), nella quale occupò anche ruoli amministrativi a più riprese. E saranno i suoi confratelli e il padre spirituale don Giancarlo, oggi alle 16, a tributargli gli ultimi onori terreni nelle esequie che si terranno nella chiesa del Carmine.

Alla famiglia Melchionda le condoglianze della nostra redazione, nella speranza che l'antica maestria di Vincenzo e dei suoi avi non abbandoni mai il tessuto produttivo di San Nicandro.

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