Facendo seguito a quanto deliberato nell’ultimo consiglio in tema di immigrati ho trasmesso mia nota (che allego) e sono stato ricevuto dal Prefetto di Foggia lunedì scorso. Nella circostanza il Prefetto mi ha ribadito che è sua specifica competenza quella in tema di centri di accoglienza; ho però fatto presente che la volontà di chi soffre o fugge da una guerra va conciliata con la responsabilità del sindaco in ordine alla coesione sociale, alla sicurezza e alla incolumità pubblica del suo territorio.
Con fermezza ho sostenuto che non è giusto che un sindaco e il suo popolo non abbiano la precisa contezza di quanti immigrati debbano trasferirsi e quando questo debba aver luogo, anche al fine di programmare, ove possibile, una integrazione più incisiva. E’ mia ferma convinzione che non si può realizzare vera integrazione se non si sta particolarmente attenti agli equilibri territoriali e non si può pretendere da una comunità dove sussistono già problemi di vivibilità, tensioni sociali ed economiche, problemi di devianza o malaffare diventare il contenitore ideale per accogliere. Il Prefetto mi fa riferito che si tratta di immobili messi a disposizione da privati e che, come per legge, sono oggetto di bando pubblico.
Cari cittadini se per noi l’accoglienza è un dovere morale, che ha luogo attraverso un processo umano partecipato, per qualcun’altro è soltanto un pura speculazione. Non è intendimento mio e della mia amministrazione rimanere inerti. Provvederemo ad intraprendere agni azione più opportuna al fine di evitare ulteriori danni ad un territorio ed ad una popolazione già sofferente, domani sarò in prefettura e, preliminarmente, sarà nostra cura verificare l’agibilità degli immobili privati e controllare tutti i requisiti di sicurezza e igiene rappresentati dai gestori.
Un caro saluto.
Il Sindaco
Piero Paolo Gualano