Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del presidente dell' Asp Zaccagnino in merito all'operazione "in daunia venenum"
La notizia riguardante l’operazione “In Daunia Venenum” deve mettere in allerta tutte le forze pulite presenti nella nostra provincia.
Quest’ultima inchiesta che vede coinvolti imprenditori, politici e dirigenti conniventi ci induce a non abbassare la guardia rispetto a situazioni ambigue e troppe volte poco trasparenti. Sta a noi, parti sane della filiera agricola, far passare il messaggio che non viviamo in una terra occupata solo da faccendieri e sfruttatori, perché oggi, più che mai, la nostra comunità rischia di essere travolta dall'ennesimo scandalo che ha ad oggetto l'utilizzo malevolo dei nostri terreni.
Si leggono paragoni con la Terra dei fuochi che rischiano di mortificare anche l'imprenditoria sana della nostra provincia. Toccherà alla magistratura valutare se vi siano effettivamente congruenze tra le varie realtà, che comunque sono molto distanti tra loro.
Bisogna fare un grande plauso alle forze dell'ordine e alla magistratura che hanno condotto le indagini. L’auspicio è che le conseguenze nefaste di questa attività non si ripercuotano sulla salute degli abitanti della nostra provincia, oltre che sull'immagine dei nostri imprenditori e sulla genuinità dei nostri prodotti la cui qualità e salubrità costituisce di per se un elemento di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo. L'accertamento della verità dei fatti, contribuirà a fare luce su uno spaccato malavitoso e contorto che tenta di coinvolgere ciò che di meglio possiamo offrire al comparto produttivo del nostro paese, ma servirà anche a sottolineare il lavoro onesto di molti imprenditori che amano e proteggono la propria terra.
Il presidente dell’Asp Zaccagnino
Avv. Patrizia Lusi